domenica 28 agosto 2011

Mense dei poveri, volontari e aziende unite

La ristorazione collettiva comprende anche le mense per i poveri, spesso chiamate anche opere di carità , che permettono ai “senzatetto” di trovare un pasto caldo gratuito durante la giornata. Negli ultimi anni il numero dei senzatetto è aumentato drasticamente e la maggior parte di essi è composta da immigrati , ma non mancano i tossicodipendenti, oltre ai psicolabili e a coloro che invece hanno seri disagi famigliari. I senzatetto comprendo coloro che non hanno un posto dove stare e spesso dei seri disagi sociali. Di solito i senzatetto sono più concentrati nelle zone più povere delle grandi città e in quelle suburbane. Barboni, mendicanti e senzatetto cercano i posti più o meno disparati per rifugiarsi e ripararsi dal freddo, di solito vivono in delle tende all’aperto, in veicoli come roulette, nei parchi pubblici, nelle stazioni ferroviarie o negli aeroporti.

Istituti di carità municipale, chiese e ricoveri per chi è senza casa lavorano per dare ai senzatetto una abitazione temporanea. Ci sono diversi rifugi per i barboni come i ricoveri notturni, i ricoveri riscaldati , i rifugi di transizione. Alcuni rifugi forniscono anche cibo e pasti caldi grazie all’aiuto della Caritas e di varie associazioni di volontariato. Le chiese e molti istituti di carità mettono a disposizione anche delle banche alimentari o mense per i poveri. In Italia ci sono molte gruppi di volontari che distribuiscono giornalmente pasti caldi per i senzatetto. Spesso sono i volontari stessi, giovani e meno giovani, a offrire dei pasti con la collaborazione di aziende della ristorazione collettiva, di attività commerciali e di numerosi pensionati che decidono di dedicare il loro tempo libero al volontariato.

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