mercoledì 31 agosto 2011

Rafting e windsurf: il Trentino si fa estremo

La regione della provincia di Trento, il Trentino, si estende per oltre 6.200 Kmq di superficie montuosa, con vette che raggiungono più di 3.700 metri sul livello del mare. Il fiume Adige solca longitudinalmente il territorio e dalla sua Valle si dipanano tante piccole valli minori, scavate dagli affluenti del fiume. Il Trentino, sebbene la sua estensione sia alquanto ridotta, è punteggiato da un numero impressionante di laghi alpini, ben 297. Oltre all’estremità nord del Lago di Garda, ve ne sono altri di una certa importanza: il Levico e il Caldonazzo in Valsuagana, il Cavedine, il Toblino, il Terlago nella Valle dei Laghi, il Cei vicino a Rovereto,…

La compenetrazione tra valli di diversa profondità e ampiezza provoca quei dislivelli del territorio ideali per la formazione delle cascate, come quelle di Nardis e Lares in Val di Genova, Regagnolo in Val di Rabbi, Fedaia nei pressi della Marmolada, Sardagna e Ponte Alto a Trento,…La presenza così diffusa di laghi, cascate e di venti piuttosto forti nelle aree lacustri ha permesso di sfruttare queste risorse non soltanto in ambito turistico ma anche sportivo. Fare windsurf in Trentino è ormai diventata una pratica consolidata, sia per gli autoctoni che per i villeggianti.

Non si contano le scuole di vela, canottaggio e professionisti della tavola da onde, spesso partecipanti a gare e competizioni nazionali e internazionali. Si organizzano corsi per tutti i livelli, dal principiante all’agonistico, compresi mini-corsi speciali per bambini e ragazzi, dall’età scolare in su. Anche il rafting in Trentino ha trovato un suo seguito, forte e in continua crescita. Si tratta di uno di quegli sport definiti “estremi” ma, se ci si affida a professionisti e a centri specializzati, si potrà vivere un’esperienza emozionante e dall’alto tasso adrenalinico in completa sicurezza e puro divertimento.

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