sabato 26 novembre 2011

Panarotta e Vigo di Fassa: memorie di guerra e di civiltà


Trentino orientale, catena del Lagorai. Una delle cime che la compongono è il Monte Panarotta, 2002 m s.l.m. Il comprensorio sciistico Panarotta è noto per essere stato la scenografia naturale del Trofeo Topolino di sci alpino, la competizione internazionale dedicata ai campioni junior dello sci. Questa skiarea però racconta ancora oggi il suo passato, quello datato 1915—1918, prima guerra mondiale. 

Parecchie tracce e testimonianze del conflitto sono tuttora visibili, spesso mescolate alle strutture e agli impianti turistici locali: linee di trincea, reticolati, camminamenti, rifugi e postazioni bellici, osservatori, strade militari realizzate manualmente dalle truppe e tuttora ben conservate. In diversi punti del Monte Panarotta sono distribuiti cartelli esplicativi: narrano gli anni della guerra che hanno attraversato la Valsugana, gli scopi delle postazioni e degli strumenti militari che via via si incontrano durante il cammino, gli obiettivi della loro conservazione. Una sorta di museo militare diffuso, quello del Panarotta, come è diffuso un altro museo trentino, questa volta in Val di Fassa. 

Si tratta del Museo Ladino di Fassa, dedicato alla storia e alla cultura della civiltà ladina e che oltre ad una sede centrale a Vigo di Fassa è articolato in diverse sedi satelliti in tutta la Valle, così da formare un vero e proprio percorso etnografico. Anche in questo caso, Vigo non è soltanto “piste da sci Vigo di Fassa”, ma un centro di cura e trasmissione della memoria storica in generale e di quella ladina in particolare, con una struttura museale all'avanguardia, multimediale e proiettata nel futuro.

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