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venerdì 28 novembre 2014
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martedì 25 novembre 2014
Julien Friedler 'Voyage' a Ventimiglia
L'esposizione dal titolo voyage riflette gli aspetti di una meditazione interiore, un viaggio intimo che l'artista restituisce sulla tela in opere forti e toccanti. Si tratta anche di viaggi reali, attraverso i quali Friedler torna alle origini e riattiva la propria ispirazione nella meditazione e nel contatto con altre realtà. Nel caso dell’allestimento al Museo civico Archeologico Girolamo Rossi di Ventimiglia, le opere si confrontano alla presenza di oggetti antichi in un percorso quasi iniziatico attraverso la collezione del museo. La mostra è un viaggio effettivo nell’universo dell’antichità mediterranea, scandito dalle opere contemporanee di Julien Friedler che si scoprono all’improvviso, come tracce di un’archeologia contemporanea. In occasione di una precedente mostra Elena del Drago, (curatrice) a proposito di opere contemporanee esposte all’interno del Museo, specificava: "Reperti senza tempo, contemporanei perché sospesi in una dimensione dove il sapere artigianale dell'arte si incontra con le più innovative tra le tecniche a disposizione per raccontare un mondo, il nostro, che non si lascia racchiudere in alcuna categoria. Sono culture distanti improvvisamente complici, frammenti naturali ricreati con cura, sono racconti antichissimi declinati con un linguaggio veloce e personaggi remoti, che credevamo persi, recuperati e riportati al presente."
La mostra propone circa 30 opere, tra lavori di grande formato (olio su tela) e carte più piccole che rappresentano le tracce del suo passaggio in luoghi di soggiorno propizi al raccoglimento, nei quali l’artista risiede circa una settimana al mese. Questi spostamenti sono fonte di comunicazione e di conoscenza e rigenerano il lavoro dell'artista.
Julien Friedler è pittore. Un pittore che osserva il mondo, e da questa contemplazione nasce una forza di ricezione e trasmissione delle percezioni visibili e invisibili delle energie vive che abitano il nostro pianeta. La sua arte mette in moto sensazioni, relazioni, analisi, capacità di azione, e ed è concepita come opera di integrazione di tutte le espressioni vitali, derivino esse dalla propria esperienza o da quella altrui. La sua azione, di conseguenza, riveste molteplici aspetti e la sua opera abbraccia vari campi, dalla letteratura alla filosofia, dall'analisi sociologica alle arti plastiche (pittura, scultura).
Il suo linguaggio artistico comporta una produzione pittorica che prende vita dalla propria necessità creatrice, dal proprio desiderio di trasmissione spontanea e viscerale, derivante da quello che l’artista definisce: «tentativo di scoprire ciò che costituisce l'essenza passionale delle persone». Julien Friedler procede secondo una modalità quasi ipnotica, senza vincolo di soggetti, di materiali messi in opera, definendo così un ritmo, un modo di espressione informale. La qualità della sua opera deriva dalla sua capacità di dissociazione e introspezione che egli applica a se stesso, prima di interessarsi agli altri, e dal voler scoprire nell'altro le motivazioni più intime: esplorare l'animo umano.
La sua indagine si cristallizza nel suo lavoro anche in una forma più concettuale, generata da un altro volto del contemplatore, impersonato dall'alter ego di Friedler: Jack Balance. Vicina al linguaggio Fluxus, questa parte della sua opera rappresenta un tentativo di fusione tra diverse forme di espressione. Come in Fluxus, l'arte è supporto di scambio e di comunicazione, che corrisponde più a un atteggiamento verso la vita, a un tentativo di abolire le frontiere che separano quest'ultima dall'ambito della creazione artistica. Non vi è più oggetto privilegiato, sacralizzato dalla denominazione "arte", né categoria fissa come teatro, musica, arti plastiche e letteratura, ma una base comune di scambio che si traduce in proposte, gesti e azioni che richiedono una partecipazione collettiva.
Facendo eco alla propria pittura e secondo questa filosofia di indagine e condivisione, Julien Friedler ha concepito un progetto di installazione intitolato «La Forêt des Âmes» (La Foresta delle anime), progetto ambizioso e partecipativo promosso dall'associazione Spirit of Boz, fondata nel 2006. Boz definisce una tendenza attuale, al tempo stesso filosofica e artistica interattiva, interessata dalla convergenza delle energie e delle forze sensibili universali che si esprimono nelle risposte spontanee a un questionario, elaborato dall'artista e che l'associazione di Boz raccoglie. Queste migliaia di risposte costituiscono il materiale necessario all'edificazione di colonne che costituiranno l'opera intitolata «La Forêt des Âmes». Funzionando per riflesso individuale o collettivo, Spirit of Boz fa nascere una leggenda o una spiritualità moderna fondata sull'arte. Il suo punto di vista è contemplativo e non militante. Il suo ideale: la pace interiore al di là della confusione e della frenesia.
La sua carica emotiva e sensibile, la sua capacità introspettiva, arricchita da una conoscenza dei meccanismi segreti degli esseri umani, che oggi Friedler sviluppa nel suo progetto di Boz, ma che egli ha nutrito tempo addietro attraverso la pratica della psicanalisi, alimenta il suo immaginario pittorico. Le sue opere sono abitate da spiriti invisibili, da ombre furtive che vagano in universi eterei. Di ispirazione informale, i suoi quadri talvolta inquietanti ma spesso colorati e aerei, definiscono una pittura fatta di armonie sottili, che riflettono il suo interesse per le conoscenze subliminali del mondo. Vi è qualcosa di surrealista nella sua arte, ma in una componente più onirica e più gestuale. Julien Friedler restituisce sulla tela l'energia dei flussi invisibili che circolano nell'universo, dando corpo a una mitologia ancorata alla realtà del nostro tempo e all'eternità del divenire.
L'esposizione sarà accompagnata da un catalogo bilingue, con un testo di Dominique Stella, pubblicato per l'occasione da Jacques Flament éditeur (Francia). La mostra è promossa da l’Association Julien Friedler pour l'Art Contemporain Spirit of Boz - Julien Friedler.
Info: Association for Contemporary Art Spirit of Boz - Julien Friedler, Corso Italia 3/18012 Bordighera (IM) Italia, tel: ++33.6.40.62.04.34, www.spiritofboz.com/
Info : Museo civico Archeologico Girolamo Rossi
Forte dell'Annunziata Via Verdi, 41
18039 Ventimiglia - IM - Italia
tel. +39 0184 35.11.81 / ORARIO INVERNALE
martedì, giovedì e sabato: ore 9,00-12,30/ 15,00-17.00
mercoledì e venerdì: ore 9,00 - 12,30
prima e terza domenica del mese: ore 10-12,30
Chiusura settimanale: lunedì
www.marventimiglia.it
lunedì 24 novembre 2014
Piante da appartamento sane e belle con Italian Flora.
Portafoglio uomo pelle e portafoglio donna pelle: la qualità delle migliori materie prime in un accessorio che non rinuncia ad eleganza e ricercatezza
Sia da uomo che da donna il portafoglio è diventato un accessorio irrinunciabile: comodo, elegante e indispensabile per contenere non solo banconote e tessere, ma anche tutti quei piccoli documenti che altrimenti non sapremmo dove conservare. Quello che un tempo era un accessorio esclusivamente “utile” si è trasformato in un accessorio sul quale la moda ha sperimentato, nelle forme, nei dettagli, nei materiali impiegati, fino a farlo diventare oggetto prezioso, molto ricercato e mai banale. Soprattutto per quanto riguarda la moda donna, il portafoglio non è un semplice porta banconote, ma è molto di più.
Il portafoglio uomo pelle è l’accessorio da uomo per eccellenza, simbolo dell’eleganza maschile. Raffinato, in vera pelle ed interamente fatto a mano è uno dei principali accessori della linea Brucle. Sempre di moda e dalle caratteristiche intramontabili, ha un taglio semplice che lo rende ideale per qualsiasi tipo di abbigliamento, sia esso classico o sia esso casual. Decisamente un portafoglio nato per vivere a lungo e soprattutto senza cedimenti o lesioni dovute alla sua posizione nella tasca posteriore.
Il portafoglio donna pelle è invece uno degli accessori preferiti dalle donne; la sua grande versatilità consente di conservare in maniera ordinata tutto ciò di cui si ha bisogno: banconote, monete, scontrini, tessere e quant’altro. Il tutto in una veste elegante e particolarmente raffinata. La linea Brucle di portafogli in pelle da donna è una linea molto vasta, con portafogli in vera pelle intrecciata, fatti a mano utilizzando solo pellami di altissima qualità. Una cura maniacale anche per il più piccolo dettaglio consente a questi portafogli di durare nel tempo mantenendo invariata la loro bellezza.
Tra tutti i modelli per donna il portafoglio con cerniera è tra i più apprezzati per la sua grande comodità. La chiusura con cerniera, infatti, consente di evitare la fuoriuscita delle banconote e dei vari oggetti al suo interno e oltretutto risulta essere anche particolarmente pratica nel suo utilizzo quotidiano. Una volta aperta la cerniera si rivela un interno capiente e perfettamente organizzato in scomparti. Datato di una tiralampo anch’essa in pelle, questo portafoglio è in grado di accontentare anche la clientela più esigente.
Nella linea di accessori da uomo e da donna del marchio Brucle ogni accessorio, essendo lavorato in maniera del tutto artigianale, ha le proprie particolarità. La lavorazione a mano impedisce di trovare due pezzi esattamente identici come avviene nelle grandi produzioni industriali. Questa particolarità avvalora il pregio di ogni singolo articolo e fa in modo che ogni accessorio Brucle sia qualcosa di esclusivo per chi sceglie di acquistarlo per sé o regalarlo in un’occasione speciale.
Con Bruno Vettore, la formazione di successo
Un numero crescente di aziende si sta avvicinando alla formazione come approccio anticrisi, come modalità tesa al raggiungimento degli obiettivi attraverso il miglioramento delle performances dei propri collaboratori, come strumento di motivazione e di crescita professionale delle risorse umane interne.
Anche manager e professionisti si stanno orientando ad investire sul bene più prezioso del quale ogni persona dispone, ovvero se stessi. Attraverso percorsi formativi specifici è sempre maggiore la consapevolezza che, mentre è molto complicato agire su aspetti generali, ( sociali, economi e politici), è invece estremamente più realistico e possibile intervenire sulle proprie aree di miglioramento, adeguando competenze e capacità ad un mondo in costante evoluzione e sempre più competitivo.
La riprova di quanto sta avvenendo si evince dal successo che la proposta formativa di Bruno Vettore, manager di importanti aziende ( Gabetti, Pirelli Re, Tecnocasa e già presidente di Assofranchising), sta raccogliendo dal mercato. L'approccio formativo di Vettore, concreto, pragmatico e motivante ha incontrato il consenso del management di aziende ed istituzioni.
L'esperienza trentennale del manager viene messa al servizio delle esigenze che, di volta in volta, si creano nei processi di gestione e sviluppo commerciale o di rivitalizzazione di situazioni e contesti che necessitano di una svolta.
I piani formativi ed i corsi erogati attengono prevalentemente alle seguenti tematiche: Business Management, Marketing & Sales, Self Improvement.
brunovettore.it/formazione/
Inoltre la forte esperienza maturata negli anni di lavoro ai vertici di importanti aziende, rendono Vettore uno degli specialisti di maggiore successo ed efficacia anche nei settori del Real Estate e del Franchising, tematiche per quali sono previsti programmi formativi ad hoc.
Ma l'ambito di maggior successo attiene ai seminari di miglioramento personale, quali il Public Speaking, le Strategie di negoziazione e la Leadership.
Un esempio? Il commento di un imprenditore al termine di un seminario :
"L'esperienza ed il carisma di Bruno Vettore hanno permesso la perfetta riuscita dell'evento, che ha trasmesso motivazione ed entusiasmo a tutti i partecipanti"
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martedì 18 novembre 2014
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domenica 16 novembre 2014
Difesa personale tra arte e forma
Invisibile allo stato di vapore, ha tuttavia la potenza di spaccare la crosta della terra. Solidificata in un ghiacciaio, ha la durezza della roccia…”
Bunji Koizumi (8° Dan), Shi-han (1886-1964)
Il judo cioe’ la via della cedevolezza da ju (cedevolezza) e do (via) e’ l’arte che insegna a neutralizzare la forza bruta attraverso la flessibilita’: e’ un cammino che usa un metodo di combattimento a mani nude, che con un’educazione sia fisica che mentale ti insegna ad annientare la forza avversaria con un minimo sforzo; judo è difesa personale e lo studio di essa, avviene attraverso la pratica del kata (la forma) e quindi la pratica dei colpi inferti (atemi waza) come il Kime no kata: kata della decisione e della difesa personale antica nonche’ arte del colpire e dello sconfiggere l’avversario armato di coltello e spada ed il Kodokan goshin jitsu, kata della difesa personale moderna: attacchi e difesa da mani nude, calci, da coltello, bastone e pistola.
“E’ nei kata cioe’ nelle forme che si trova lo spirito del judo senza il quale è impossibile scorgere il fine”, cosi’ si esprimeva il fondatore del Judo il Prof. Jigoro Kano.
Nel judo, la ‘via della cedevolezza’, per sconfiggere un avversario, non bisogna contrastarne la forza, ma piuttosto sfruttarla a nostro vantaggio e riproporla contro l’avversario al momento giusto; come disse lo stesso Maestro Kanō: il Judo prevede ‘una cedevolezza iniziale, prima della vittoria finale’.
La cedevolezza, e’ un principio che si applica nella vita e alla vita. Piu’ cerchiamo di contrastare le nostre tristezze, i nostri rimpianti, le nostre sconfitte, e piu’ queste crescono amaramente dentro di noi. Più reagiamo con forza negativa e rabbia e piu’ la nostra vita si fa’ piena di vuoti ed incomprensioni che diventano padroni della nostra esistenza.
Cosi’ al judo si innesta in modo pressoche’ naturale quello che viene chiamato metodo globale di autodifesa (MGA) che è una sintesi di alcune tecniche fondamentali di combattimento proprie delle discipline federali: Judo, Ju-jitsu, Karate. Prevede un programma semplice ma anche complesso che insegna tecniche da utilizzarsi nelle piu’ svariate situazioni: aggressione a mani nude ma anche quella con l’uso di pistola, coltello, bastone o armi occasionali.
Tutte le discipline marziali federali attraverso metodologie diverse volgono ad evidenziare principi educativi inoppugnabili: ridurre al minimo la violenza ed incentivare, nonché affermare l’autocontrollo di chi mette in pratica l’autodifesa che deve sempre rispettare i diritti dell’altro.
L’arte della difesa personale è nel porsi a tutela dell’esigenza giuridica della disciplina stessa che si pone come metodo di difesa e di capacita’ di controllo dell’aggressore escludendo UN’APPLICAZIONE VIOLENTA della forza fisica ma usando il principio della cedevolezza e della flessibilita’ cosicche’ colui che si difende mettendo in pratica le tecniche dell’autodifesa cosi’ come descritta, se anche dovesse usare tali tecniche non proprio nel modo correttamente insegnatoli, non produrra’ mai danni all’aggressore cosi’ da calpestare il principio della proporzionalita’ tra difesa ed offesa.
Da tutto cio’ l’idea del Maestro Maurizio Calderini, 5° dan Judo Fijlkam, docente federale e pluricampione d’Europa e del Mondo di difesa personale moderna, di organizzare per il prossimo 30 novembre 2014 (dalle 9,30 alle 16.,00) uno Stage dal titolo “LA DIFESA PERSONALE TRA ARTE E FORMA” presso la ASD ZERO9 di Via Cina 91 – Roma - zona Eur Torrino, palestra in cui insegna da anni con dovizia e passione il grande “Amore” della Sua vita, il Judo, avvalendosi per l’occasione del 30 novembre del Maestro Enzo Failla
della Commissione Nazionale di MGA, nonche’ dell’amico e collega, Maestro Ubaldo Volpi dell’ASD Kodokan Anzio, per esprimere insieme il duplice aspetto della difesa personale che con arte e forma trova fondamento per essere ed esprimersi con decisione, controllo, dinamica, metodo e tecnica.
Per maggiori informazioni sul corso di judo tenuto dal M° Maurizio Calderini
presso la ASD Zero9 , Via Cina 91 – Roma – zona Eur Torrino,
contattare il Maestro al numero 339 3985178 o
via mail: mauriziocalderini1@gmail.com
Maurizio Calderini