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mercoledì 7 luglio 2010

OKITE, IL FASCINO DELLA PIETRA. Il made in Italy seduce il mondo

“O”, la lettera perfetta come perfetto è il cerchio. “Ok”, inteso semplicemente come “va bene”, in inglese. Infine, “ite”, il suffisso che completa quasi tutti i nomi di pietre. Ma “Okite” è un nome che possiede anche un quid dal magico sapore orientale, e nella sua efficace brevità esprime tutto il senso della ricerca e della tecnologia. Così, Antonio Izzo, presidente dell’omonimo Gruppo di cui fa
parte anche la Seieffe Industrie di Bonea (Benevento), alza il sipario su un prodotto e, quindi, su un brand decisamente sui generis, risultato di un attento processo di studio e valutazione, attorno al quale, spiega Izzo, “è stata costruita una storia che narra di una qualità esclusiva e ricercata”. Ed è la storia di un vero made in Italy di prestigio che sta “seducendo” il mondo. “L’idea è nata a cavallo tra il 1997 e il 1998 - prosegue il presidente - ed è nel 2000 che abbiamo messo in produzione le prime creazioni a firma Okite, la superficie in agglomerato di quarzo di ultima generazione, al tempo pressoché sconosciuta nel nostro Paese. Ma ingenti investimenti in termini di ricerca e comunicazione, la nostra presenza in occasione delle più importanti fiere del mondo dedicate all’arredamento, al design e alle costruzioni, una sempre più estesa rete di relazioni con i migliori professionisti, architetti e progettisti hanno dato rapidamente i loro frutti”. E, ottenutala severissima certificazione americana Nsf per i materiali a contatto con gli alimenti, è infatti del 2002 anche l’inizio delle esportazioni negli Stati Uniti. Contemporaneamente, in Italia viene lanciata una politica commerciale totalmente innovativa, diretta non più al trasformatore ma all’utilizzatore finale. E in tutto il Paese è intessuto un vero e proprio network di trasformatori, rigorosamente
selezionati per le abilità artigianali di lavorazione quanto per la capacità industriale di produzione.
Oggi, parlare di un piano Okite significa rappresentare tutto il settore del quarzo. “Circa il 40 per cento dei piani in quarzo - sottolinea infatti Izzo - sono Okite. Non vi è limite di forme né di colori: oltre 90 le varianti e gradazioni disponibili, per soddisfare anche la più specifica richiesta di
architetti e designer. Ed è garantito 10 anni: una garanzia reale - precisa - non evocata”.
Resistente agli impatti e all’abrasione, nonché ai comuni acidi domestici, Okite vanta un’estetica inconfondibile che avvalora e personalizza non soltanto piani da cucina e bagni, ma anche pavimentazioni ad alto calpestio come quelle di uffici, centri commerciali, alberghi, ristoranti e negozi. La sua bellezza dura nel tempo e necessita davvero di poca manutenzione.
“Dal Nord Europa al Giappone, dagli Stati Uniti al Sud Africa, dove stiamo già operando in diverse strutture proprio in occasione dei Mondiali di calcio 2010: Okite - conferma Izzo - è ormai conosciuto in tutto il mondo e sta conquistando sempre nuove nicchie di mercato. Il futuro? Sicuramente - conclude il presidente - è un prodotto che per i prossimi 20 anni ci darà grandi soddisfazioni”. Pressoché unica nel panorama imprenditoriale nazionale, è dunque all’insegna dell’alta qualità di prodotto e di processo, e sotto l’egida di una forte spinta innovativa, che la
Seieffe Industrie ha raggiunto una posizione di leader nel mercato mondiale, ponendo costantemente la massima attenzione nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie e sistemi
all’avanguardia, in grado di apportare un contributo decisivo all’evoluzione dei suoi prodotti. Una filosofia che oggi, e una volta di più, premia l’impegno e l’operatività del Gruppo con
un lusinghiero riconoscimento, giunto direttamente dal ministero per l’Innovazione. “Siamo stati selezionati nella rosa di 265 aziende italiane che sintetizzano il meglio della nostra tecnologia per rappresentare l’Italia degli innovatori in occasione del prossimo Expo di Shanghai, dedicato al tema
‘Better city, better life’. L’intento dell’iniziativa è mettere in evidenza l’ingegno e l’inventiva nostrani a testimonianza di una tradizione che guarda sempre all’innovazione. Tra le punte di diamante, quindi, noi e soprattutto Okite, nelle due prestigiose collezioni Venati e Pietre Preziose”.

venerdì 2 luglio 2010

OKITE. ESPANDERE IL BUSINESS : RICERCA ED INNOVAZIONE – Media Planet intervista Antonio Izzo, amministratore unico di Seieffe s.r.l.

"Italia degli innovatori" e’ il titolo della sezione dell’Expo 2010 a cui siete stati invitati, il nostro Paese e' ancora effettivamente ricco di innovazioni?
Credo che l’Italia abbia ancora i numeri per potersi definire “Il Paese degli innovatori”, però siamo sulla punta di un crinale. Se non si interviene immediatamente per trattenere i migliori cervelli e le migliori aziende, saremo destinati ad un declino rapido ed inesorabile. La ricerca, la tecnologia, la produzione e la passione sono elementi che hanno consentito all’Italia di raggiungere punte di eccellenza, sarebbe un peccato perdere tutto questo e consegnarsi all’anonimato. In sostanza l’intero sistema Paese deve essere modernizzato, per evitare un declino che potrebbe toccare in particolare i nostri figli.
Anche la filiera produttiva italiana dell'arredamento, tanto importante per anni, puo’ essere considerato ancora competitiva nell'economia globale?
L’economia globale sta subendo grandi e profonde trasformazioni, anche a seguito dei poblemi causati dalla finanza “creativa”. La produzione, l’economia stabile, il lavoro rimangono le caratteristiche piu’ apprezzate dell’Italia. Credo che la filiera produttiva italiana del design e dell’arredamento d’interni saprà riscoprire le ragioni del suo grande successo e ritrovare un nuovo ruolo a livello globale. La chiave potrebbe essere puntare sulla sua capacità di innovazione, appunto, per attrarre utenti sempre più esigenti ed informati.
Cosa significa per una realta’ come la vostra essere presenti a Shanghai?
E’ una grandissima occasione per una visibilita’ a livello mondiale. Stiamo già lavorando per utilizzare al meglio questa opportunità.
“Better city, better life" e’ il titolo dell’Expo; come viene interpretato dalla vostra filosofia aziendale?
La qualità della vita, il modo di concepire le città, la socializzazione sono i nuovi orizzonti dell’urbanistica. Crediamo che un’azienda, un prodotto, un marchio vengano percepiti dal punto di vista emozionale, oltre che come la semplice soluzione ad un bisogno. Noi immaginiamo che la nostra azienda, quindi, in quanto entita’ inserita nella realta’, possa essere un mezzo per il miglioramento dell’umanita’, ponendo l’uomo quale attore e regista del proprio tempo e non prigioniero di complessità che lo sfruttano e annullano. Questo per noi si può racchiudere nello slogan “Better City, Better Life”.