Presentato nella giornata di martedì 20 dicembre a Roma, alla
presenza del neoministro per la Cooperazione internazionale e
l'integrazione Andrea Riccardi, il IV Rapporto Anci-Cittalia, indagine nazionale sulla presenza dei minori stranieri non accompagnati in Italia.
Il
rapporto 2011 promosso dall’Ufficio immigrazione dell’Anci in
collaborazione con Cittalia Fondazione Studi e Ricerche dell’Anci,
rivela che sono circa 8.000 i minori stranieri non accompagnati, accolti in oltre 800 comuni d’Italia.
Un
trend in preoccupante crescita se si pensa che si è passati dai quasi
6.000 minori presi in carico nel 2009, ai 4.500 del 2010 fino ad
arrivare ai circa 7.500 censiti nel mese di novembre 2011. I comuni di Lazio, Puglia, Emilia Romagna e Lombardia accolgono più della metà del totale (56%) dei minori e la più forte concentrazione di presenze si registra nelle città con oltre centomila abitanti (63%).
Ma
chi sono i minori non accompagnati accolti nelle grandi città italiane?
Per lo più maschi diciassettenni (il 55%) sotto la soglia della
maggiore età (più del 90%) senza genitori né parenti che giungono nel
nostro Paese dalle zone più disagiate dell'Afghanistan, del Bangladesh, dell’Albania, ma anche dall’Egitto, dal Kosovo e dal Marocco.
Sullo studio è intervenuto il neoministro per la Cooperazione internazionale e l'integrazione Andrea Riccardi. Secondo Riccardi è “necessario
contemperare umanità e sicurezza e diritti e doveri. L'integrazione
richiede politiche e risorse, ma soprattutto serve una nuova politica
dell'integrazione perchè senza cultura le risorse non bastano'' – ha proseguito il neoministro Riccardi, già fondatore del movimento laicale Comunità di Sant’Egidio. ''Fallire
nell'integrazione porterà frutti amari nel futuro. La sfida che oggi
investe l'Italia è quella di realizzare un percorso di inserimento dei
giovani immigrati che abbia successo. Per questa ragione - ha concluso il ministro Andrea Riccardi - i fallimenti debbono essere diminuiti al minimo e occorre dare prospettive".
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