martedì 7 giugno 2011

Tecniche di stampa: oggi parliamo di stampa al platino-palladio

L’avvento della fotografia digitale ha portato una serie di importanti cambiamenti nel mondo della fotografia, sia dal punto di vista delle strumentazioni sia sotto il profilo delle tecniche. Ad evolvere considerevolmente sono state anche le tecniche di stampa foto che hanno naturalmente seguito il processo tecnologico. Oggi esistono molte tecniche di stampa foto diverse tra loro e capace di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza di stampa o di effetto.
La nostra attenzione è dedicata alla stampa platino-palladio, un procedimento fotografico monocromatico che permette di ottenere dalla stampa la più vasta gamma di colori e di toni, riuscendo quindi a restituire nell’immagine molte sfumature. Il vantaggio principale di questa tecnica di stampa foto è quello di far emergere ogni particolare grazie all’armoniosa degradazione dei toni e delle sfumature. E’ proprio la sua alta qualità e la capacità di permettere effetti molto più dettagliati e ricercati che ha permesso a questa tecnica di divenire la migliore e la più utilizzata per quanto concerne la stampa di foto in bianco e nero. Altra caratteristica della stampa platino-palladio è quella di consentire diverse possibilità di controllo, visto che la tinta e l’intensità dei toni dell’immagine variano considerevolmente a seconda della quantità dei sali metallici utilizzati nell’emulsione fotosensibile. Grazie a questa tecnica di stampa, inoltre, è possibile ottenere delle immagini la cui durata è di gran lunga superiore a quelle ottenute con la più tradizionale stampa all’ argento o quella che consente di imprimere direttamente l’immagine sulla carta. In questo tipo di procedimento le stampe vengono realizzate direttamente a contatto da negativo, il che significa che il negativo deve necessariamente avere lo stesso formato della stampa. Nel caso in cui la stampa deve essere prodotta da un formato molto piccolo è necessario prima realizzare un inter-negativo che abbia la dimensione che vogliamo conferire alla stampa. Grazie alla tecnologia digitale è comunque oggi possibile ottenere dei negativi anche di formato più grande, caratterizzati inoltre da un’ottima qualità e dai costi notevolmente contenuti.
Ma come funziona il procedimento?
In pratica con una soluzione di sale e ferro unita ad una di sale e platino si sensibilizza un foglio di carta che, messo poi a contatto con il negativo ed esposto ad una luce arricchita di raggi UV, vede la produzione di una immagine molto debole sul foglio grazie alla riduzione dello ione ferrico. Successivamente il sale ferrose riduce il sale di platino, formando così l’immagine finale.

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