mercoledì 30 novembre 2011

Sentieri di fiori e di guerra: Passo Brocon e San Pellegrino


Il comprensorio sciistico Passo Brocon è a 1.616 m s.l.m., tra le Valli Vanoi e Tesino, nel Trentino orientale. Amministrato dal Comune di Castello Tesino, questo valico alpino risale agli inizi del '900, quando gli austriaci, per facilitare i collegamenti tra l'Impero austro-ungarico e il Regno d'Italia, aprirono diversi varchi militari di confine. Ancora oggi la zona è punteggiata da bunker e trincee scavati dall'esercito austriaco. 

La denominazione “Brocon” (spesso confusa erroneamente con “Broccon”) deriva invece dal nome dell'Erica Carnea, una pianta sempreverde dalle foglie aghiformi simili a quelle del rosmarino, con fioritura in grappoli dai petali rosati. Tende a crescere in altezza per un massimo di 40 cm ma soprattutto si sviluppa sulle rocce e a raso terra, formando delle splendide aiuole naturali o intere distese fiorite. Vederle spuntare in mezzo alla neve indica il sopraggiungere a breve della primavera. Nel 1980 Rino Ballerin, medico odontoiatra nativo di Castello Tesino e appassionato di montagna, scoprì sul Passo Brocon, presso il Col del Boia, quello chiamò “Sentiero dei Fiori” o “Trodo dei Fiori”, dal dialetto locale trodo, cioè “strada di campagna, viottolo”. Si tratta di un percorso botanico di tre-quattro ore inserito parzialmente tra le mulattiere della Grande Guerra per poi salire fino ai 2.050 m s.l.m. e quindi ridiscendere verso il Passo. Lungo il cammino la presenza e le caratteristiche delle diverse specie floreali è segnalata da apposite insegne informative di legno, perfettamente integrate al contesto naturale. 

Anche il Passo San Pellegrino (1.918 m s.l.m.), sella di collegamento tra l'Agordino e la Val di Fassa, è ricco di testimonianze storiche e sentieri affascinanti. L'interesse locale, infatti, non verte esclusivamente sulle piste da sci San Pellegrino, ma si fa spazio nelle tracce lasciate dalla prima guerra mondiale: sul San Pellegrino si possono incrociare strade militari, camminamenti, trincee, gallerie, taluni  recentemente restaurati e oggetto di un intenso recupero della memoria storica, locale e nazionale.

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