Il tema degli infortuni sul lavoro è da sempre una nota dolente per l’Italia. Inutile nascondere che se il nostro Paese è all’avanguardia in alcuni settori ma registra dei deficit incredibili in altri ed uno di questi è senza dubbio il settore della sicurezza sul lavoro.
In alcune aziende italiane manca completamente il rispetto della normativa nazionale in materia, come dimostrano i fatti di cronaca che leggiamo quotidianamente sui giornali e che vediamo alla tv. Ad esempio a settembre 2010 Striscia la Notizia, il noto programma di informazione che va in onda tutte le sere su Canale5 aveva riportato agli occhi dell’opinione pubblica un caso di totale mancanza di sicurezza sul luogo di lavoro che si è svolto sotto gli occhi delle telecamere di Striscia ed ha fatto particolarmente scalpore dato che gli operai “irregolari” in azione stavano proprio ristrutturando il Municipio di Agropoli, comune in provincia di Salerno. Dalle registrazioni si vedono chiaramente operai che lavorano senza casco di protezione, alcuni che sporgono pericolosamente dalle impalcature senza nessuna imbragatura di protezione a sostenerli ed altri che trasportano pesanti lastre di cemento, in equilibrio sulle strette passerelle delle impalcature. Questa la situazione di molti cantieri italiani nei quali quotidianamente le norme per prevenire infortunio lavoro non vengono rispettate o peggio ancora non sono conosciute.
Nonostante questo rimanga un problema importante in Italia l’Istat afferma che la media nazionale degli incidenti sul lavoro è diminuita del 1.9% ed in regioni “critiche” come la Campania, si è registrato un -6.5 % cioè dai 26.296 casi del 2009 si è passati ai 24.591 infortuni del 2010 anche se a questo dato positivo passa quasi in secondo piano dato che sono invece aumentati gli incidenti mortali: dai 67 del 2009 ai 72 del 2010 con un aumento dell’11% degli incidenti mortali di stranieri.
Ciò che preoccupa di più però è l’aumento delle malattie professionali: nel 2010 sono state segnalate all’Inail 1.429 nuove pratiche, il 31,34% in più rispetto al 2009, a fronte di una media nazionale del 21,9 %.
Indagando nella richiesta indennizzo infortunio denunciate all’Inail, impossibile non notare l’incremento (sempre per la regione Campania) di casi di silicosi e asbestosi, aumentate del 79,17%, così come il dato riguardante le denunce di malattie professionali connesse al settore agricolo, in crescita del 255,74%.
Il sovrintendente medico regionale dell’Inail, Pietro Gaetano Iacoviello ha commentato i dati sostenendo che l’aumento delle malattie professionali registrato è dovuto ad un innalzamento dello standard di tutela dei lavoratori. Il risarcimento danni incidente più richiesto, oltre alle due patologie già citate, è quello per danni muscolari, scheletrici o respiratori.
Parlando di un problema così delicato, nel quale i dati raccolti vanno esaminati alla luce anche di altre variabili esterne che possono influenzarne l’aumento o la diminuzione, va detto anche che i trend positivi registrati a livello nazionale non possono non essere stati influenzati dalla crisi: è evidente infatti che in un periodo nel quale il numero di occupati è calato, anche la percentuale di infortuni sul lavoro non può che esserne stata influenzata.
Serena Rigato
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