martedì 10 maggio 2011

Lavoriamo da casa

Molte persone, magari in attesa di un posto di lavoro migliore o di un concorso pubblico alle poste (perchè con il posto alle poste sei a posto si sa) ripiegano momentanemanete sul lavoro a domicilio.

Il lavoro a domicilio trova disciplina nella legge 18.12.1973, n. 877 e specifica come sua prima condizione che il luogo di lavoro dell'impiegato deve essere presso al sua abitazione o comunque in un luogo non in rapporto con il datore di lavoro. L'azienda avrà come vantaggio il fatto di risparmiare sulla postazione di lavoro, mentre il dipendente risparmierà tempo e benzina per recarsi a lavoro.

Il lavoratore a domicilio è comunque un dipendente dell'azienda e fa caso per la retribuzione ai contratti collettivi di lavoro e al medesimo tariffario includendo quanto solitamente previsto sulle assicurazioni agli infortuni e le finalità pensionistiche. Inoltre il alvoro a domicilio è conciliabile con quanto previsto per i casi di malattia, maternità e disoccupazione. Feire e permessi non sono invece inclusi nel cotratto.

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