sabato 3 settembre 2011

SEO e Brand Reputation on line: un'accoppiata vincente.

Sopravvivere nel web senza affidarsi ad una consulenza SEO? Praticamente impossibile.
In un mondo virtuale già così affollato rinunciare a quelle tecniche specifiche in grado di ottimizzare il posizionamento del tuo sito sui motori di ricerca, messe in atto proprio dalle SEO Agency, potrebbe significare la perdita di un consistente guadagno.
Attraverso una buona campagna SEO i siti web delle grandi, così come delle piccole imprese, possono avere maggiore visibilità, aumentare i clienti potenziali ottimizzando, così, il proprio business.
Tuttavia, essere competitivi dal punto di vista del Search Engine Optimization può non bastare se si tralascia la propria Brand Reputation.
Posizionare ai primi posti dei motori di ricerca, come Google, il proprio sito, senza un corretto investimento nella gestione della Brand Reputation on line, offrirebbe sicuramente risultati inferiori rispetto ad una strategia che integri il SEO con la gestione della reputazione on line del marchio.
Posizionare, infatti, nei primi risultati delle ricerche degli utenti il proprio sito e tralasciare tutti i commenti che il popolo della rete si scambia in merito al nostro marchio o prodotto porterebbe i nostri clienti a trovarsi di fronte ad una comunicazione non integrata, la quale, sicuramente, li condurrebbe a dar più adito alle conversazioni che nascono nei blog e nei forum che alla comunicazione aziendale.
Coniugare, invece, il SEO con un'accurata gestione della propria reputazione on line che vada a monitorare le conversazioni, le opinioni e tutti quei contenuti messi in rete dagli utenti in relazione al nostro marchio/prodotto allontanerebbe tale ipotesi e sarebbe in grado di offrire ulteriori vantaggi.
Perché, con una gestione della comunicazione web che rispetti l'etica professionale, la prima vera forma di pubblicità diventa quella degli utenti e di tutte le informazioni che questi si scambiano attraverso la rete.
Informazioni alle quali, altri utenti, sempre più spesso, danno importanza prima delle loro scelte di consumo.
E, allora, perché rinunciare a questa preziosa opportunità?

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