sabato 7 luglio 2012

Duolingo. Quando gli algoritmi non bastano


Forse qualcuno conoscerà Captcha, il software che aiuta a proteggere i siti internet da utenti non reali, dalle mente dello stesso ingegnere informatico è da poco uscito il progetto Duolingo interamente dedicato al mondo della traduzione.
Duolingo è un software che integra le traduzioni provenienti dagli algoritmi dei motori di ricerca con il crowdsourcing. Attualmente, la maggior parte dei traduttori on line utilizzando un sistema di traduzioni che, attraverso dei sofisticati algoritmi di ricerca, pesca nei data base dei motori la traduzione corretta il base a quante volte la stessa parola è stata tradotta in un determinato modo.

E’ ovvio che questo sistema di traduzione non può essere considerato soddisfacente per traduzioni di concetti specifici, sottigliezze linguistiche o terminologia legata ad un preciso settore. Ecco quindi l’idea di integrare la macchina e l’uomo, attraverso il crowdsourcing, per avere delle traduzioni più complete ed efficaci.
Con il temine crowdsourcing si intende l’ingaggio di freelance attraverso la rete, i quali mettono a disposizione la loro professione per la realizzazione di un progetto condiviso.

Un progetto condiviso che mette in comunicazione il lavoro dei motori con il sapere umano, in un’ottica del tutto web 2.0 dove il sapere assume sempre di più caratteristiche di interdisciplinarietà e condivisione.

Ci sono però alcuni settori in cui il fattore umano farà sempre la differenza, come le traduzioni giuridiche o letterarie, in questo caso meglio rivolgersi esclusivamente a delle risorse umane rintracciabili via web su Traduzione.it.

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