In alternanza con l’Esposizione internazionale d'arte, svoltasi l’anno scorso, torna a Venezia, dal 29 agosto al 25 novembre, la Biennale Architettura.
La 13ª Mostra Internazionale di Architettura si terrà a Venezia, negli storici spazi dell’Arsenale, dei Giardini e del centro, a partire dal 29 agosto prossimo. È questa infatti la data fissata per la cerimonia di premiazione (Leone d’oro alla carriera ad Álvaro Siza Vieira) e per l’inaugurazione della Biennale 2012, mentre la vernice avrà luogo il 27 e il 28 agosto.
Tema centrale dell’edizione 2012 della Biennale Architettura sarà “Common Ground”, ossia, come spiegato dal direttore della mostra David Chipperfield, “ciò che abbiamo in comune”. Non una semplice esposizione di progetti volti ad esaltare i singoli talenti, dunque, ma un tentativo di stabilire un vero e proprio dialogo tra idee differenti e trovare così dei punti in comune. Cercare gli elementi condivisi in quello che può sembrare diverso all’apparenza, appagando così il nostro bisogno di superare la dimensione individuale e far parte di un mondo più grande: questo è il senso del tema scelto per la Biennale Venezia 2012, ma il concetto “common ground” si riferisce anche alle idee condivise sull’architettura, e deve essere interpretato come un invito ad una riflessione per essere in grado di indirizzare tali idee condivise. Su questo tema comune verrà organizzato un unico percorso espositivo, dal Padiglione Centrale ai Giardini dell’Arsenale, e i progetti presentati, e realizzati da architetti, studiosi, fotografi, critici e artisti saranno 63, per un totale di 110 nominativi.
“Common Ground” anche come opportunità d’incontro, quindi, e le occasioni di confronto e condivisione, anche fra stati e culture diverse, non mancheranno di certo: quest’anno le partecipazioni nazionali saranno 55, e tra le nazioni che partecipano alla Biennale già da diversi anni ne spiccano 4 che, invece, si affacciano alla mostra di architettura veneziana per la prima volta. Si tratta di Angola, Repubblica del Kosovo, Kuwait e Perù. Il padiglione Italia, organizzato all’Arsenale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la PaBAAC – Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee, sarà quest’anno curato da Luca Zevi, architetto e urbanista molto attiva nella rivitalizzazione di vari centri storici italiani e nel restauro di edifici antichi. Nominato il 3 maggio scorso, Luca Zevi è stato scelto tra altri candidati in virtù di un progetto in grado di mettere in relazione architettura ed economia, cultura ed imprese, in un momento delicato per l’economia italiana. Novità del padiglione Italia è anche rappresentata dai criteri ecosostenibili con cui è stato allestito. Decisione non casuale, dato che la sostenibilità, secondo Zevi, è anche “una grande opportunità per migliorare la qualità nel settore dell’edilizia”.
Oltre ai tradizionali luoghi dedicati all’esposizione dei progetti approvati dalla Biennale Venezia Architettura, altri luoghi della città ospiteranno vari eventi collaterali, mostre ed iniziative proposte da enti ed istituzioni internazionali. A completare il programma della mostra, le Conversazioni sull’Architettura, incontri dedicati a temi, architetti e scenari particolari che avranno luogo nei mesi di ottobre e novembre, e le attività educative rivolte agli studenti di tutte le scuole, ai professionisti, agli esperti e agli appassionati, attività che comprendono percorsi guidati e attività di laboratorio condotti da operatori selezionati e formati dalla Biennale Venezia.
Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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