Presto arriverà anche quest'anno la festa di Halloween, una festa religiosa cristiana che ha visto il sopravvento delle tipiche tradizioni Celtiche.
In Halloween la gente anche quest'anno indosserà i panni di streghe fantasmi e folletti, i bambini andranno a bussare alle case dei vicini esclamando la tipica frase "dolcetto o scherzetto". I bar, le discoteche si trasformeranno in luoghi spettrali per accogliere come si deve tutte le persone che, per questa occasione, coglieranno l'opportunità di celare le loro sembianze travestendosi nei più terrificanti e spettrali mostri.
Una maschera tra tutte che incute un reverenziale rispetto è la maschera del Medico della Peste la quale fa parte della della storia della serenissima repubblica di Venezia.
Di colore bianco etereo con il suo tipico naso allungato, gli occhi cerchiati, il vestito da abbinare è una tunica di colore nero ed un copricapo sempre di colore della notte.
Questa maschera risulta essere una scelta azzeccata per spaventare le persone non solo per il suo aspetto lugubre ma per i tempi storici in cui essa veniva utilizzata, nei quali la peste terrorizzava sterminando milioni di persone in tutta Europa.
Dovete sapere che la maschera veneziana Medico della Peste è il frutto dello studio e della progettazione di un medico francese "Charles de Lormar" che nel 1500 la introdusse come difesa alla peste.
Composta di lunga tunica nera, stivaloni, guanti, cuffia e cappello tutti cerati e impermeabili, è completata dalla tipica maschera bianca dal lungo becco, nel quale son poste erbe e spezie medicamentose che si pensava proteggessero dal contagio, con gli occhi protetti da lenti,e lunga stecca, con cui i medici scostavano bende e lenzuoli dai malati, che mai avrebbero toccato.
Devo dire che mette allegria vedere la gente e specialmente i bambini, travestirsi da piccoli mostri e felici girare per le vie della città divertendosi a spaventare la gente, tuttavia una domanda è necessario porsela.
Stiamo forse perdendo il senso della ricorrenza cristiana religiosa?
Credo proprio di si e questo ti mette un velo di tristezza perchè stiamo perdendo tutti noi qualcosa che ci appartiene in secoli di tradizione cristiana.
Dovrebbe essere un momento di raccoglimento di commemorazione dei defunti per ricordare anche a noi stessi che non siamo immortali, che nessuno sfuggirà ad un evento che fa parte della vita.
Il nostro tempo è limitato e dipende da noi dare un valore ai giorni di permanenza in questo mondo.
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