Durante il Convegno dell’Unione Industriali di
Torino, Sergio Marchionne ha lanciato un programma ambizioso e chiaro;
diventare il quinto produttore mondiale di automobili nell’anno in corso (nel
2010 il gruppo fiat/chrysler aveva chiuso al settimo posto), puntando ad un
totale di 4,2 milioni di pezzi venduti.
L’ascesa prevista dal manager italo-canadese deve
però passare attraverso le sfide del mercato; attualmente il quinto gradino
della classifica costruttori è occupato dal gruppo hyundai-kia, in grande
crescita. Il punto forte dei marchi coreani è la capacità di abbinare uno
standard qualitativo elevato a prezzi fortemente concorrenziali, come ha potuto
appurare in prima persona il boss di volkswagen Martin Winterkorn.
Immortalato con un video amatoriale al Salone di
Francoforte mentre passa in rassegna la nuova hyundai i30, Winterkorn si mostra
visibilmente seccato nei confronti di alcuni suoi collaboratori; durante l’esame
della vettura ha infatti notato dei particolari che superano qualitativamente
quelli della golf.
Ma all’accoppiata qualità/prezzo si aggiunge anche la
serietà nei
rapporti con la clientela, stimolando l’aumento di credibilità e di fiducia nel
marchio; lo dimostra la decisione di
tutelare coloro che in Italia hanno sottoscritto un contratto d’acquisto prima
del 30 settembre, che saranno esentati dall’aumento dell’IVA al 21% previsto
dal governo.
Gli effetti di questo modus
operandi sono visibili tanto nel mercato delle nuove immatricolazioni quanto in
quello di seconda mano.
Capita così che, oltre alle
vetture più in voga al momento (partendo dalla nuova i40 fino ad arrivare ai
vari modelli di suv), anche auto non più in produzione in Italia - come nel caso
della hyundai
sonata o della hyundai matrix
- trovino ancora un considerevole numero di ammiratori.
Fiat è avvisata; in Corea
sono pronti per la sfida!
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