lunedì 9 luglio 2012

Come sono cambiati nel tempo i biglietti da visita

Un ottimo sistema per farsi conoscere e fare in modo che i nostri clienti e fornitori ricordino il logo della nostra azienda, i colori che ci rappresentano e soprattutto non perdano i nostri recapiti di contatto su fogliettini volanti o e-mail cestinate ancor prima di essere aperte, sono i biglietti da visita, un tempo relegati solo al lusso di alcuni ingegneri, avvocati, notai o medici, rappresentavano un oggetto attraverso il quale ostentare il proprio titolo e la propria appartenenza ad una classe privilegiata.
Oggi, e vien da dire fortunatamente, queste elite non sono più gruppi chiusi a se stanti, lontano dalla società e dalla classe medio-bassa.
Nella società attuale, dove almeno in linea teorica è possibilissima la mobilità sociale, e dove le differenze tra le classi si sono assottogliate al punto da non esistere quasi più per la maggioranza delle culture, il biglietto da visita viene a configurarsi come semplice veicolo di informazioni che altrimenti andrebbero perse.
Con l'avanzare della tecnologia e il perfezionarsi di certe professioni quali: grafici e web designer i biglietti da visita hanno finito per diventare un vero e proprio accessorio da professionisti, o da persone al passo con i tempi.
Sempre più spesso infatti, capita che chiunque voglia, qualsiasi sia la professione svolta e in qualunque momento sviluppi e stampi il proprio biglietto da visita con nome e cognome, numero di telefono e sempre piu spesso indirizzo e-mail, la quale, sempre più spesso corrisponde ad una e-mail creata apposta per il lavoro, diversa da quella privata utilizzata con amici, parenti e per questioni personali.
Insomma anche il biglietto da visita si evolve con la società, diventando accessorio di massa.

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