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lunedì 30 gennaio 2012
Ascoltare il malato per capire la sclerosi multipla
Quando si tratta di malattie e cure non c'è niente di meglio per capire la condizione dei pazienti se non coinvolgerli direttamente, rendendoli parti attive della ricerca di cure efficaci e sopportabili. Un principio, questo, che vale anche per la sclerosi multipla, una malattia della quale ancora oggi non si sa molto. Ecco perché si è deciso di dar vita ad il primo Audit Civico sulla sclerosi multipla nel Lazio, con lo scopo appunto di ascoltare i pazienti per valutare e conseguentemente migliorare i servizi sanitari erogati dalle sei strutture laziali. Questo interessante progetto è stato promosso da Cittadinanzattiva grazie al sostegno e al supporto dell'azienda farmaceutica Biogen Idec. E vedrà il coinvolgimento e la partecipazione di tutti quei pazienti che si appoggiano ai sei principali centri per la sclerosi multipla attivi nella regione Lazio. I pazienti colpiti da sclerosi multipla, che solo nel Lazio arrivano a quota 5.600, sono costretti a scontrarsi ogni giorno con tanti disagi come le attese infinite per una risonanza magnetica, le tante difficoltà per accedere a strutture riabilitative specializzate e così via con conseguenze importanti non solo sulla salute ma anche sul versante economico. Ecco perché Cittadinanzattiva con questa iniziativa ha inteso creare un canale di contatto diretto e di stretto dialogo con le strutture ospedaliere con lo scopo di riportare il paziente al centro dell'attenzione. L'Audit offrirà quindi un momento di lavoro condiviso tra pazienti e medici che insieme cercheranno di identificare gli indicatori di valutazione che consentiranno di valutare tutto il percorso di ripresa a carico dei pazienti. L'Audit contribuirà quindi in maniera decisiva all'individuazione dei punti critici e al miglioramento degli stessi, ma sarà anche un'importante punto di riferimento per le cosiddette good practice.
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