In un periodo di precarietà lavorativa come questo, spesso abbiamo l’istinto di mollare tutto e tutti e di metterci in proprio.
Pur avendo una bella idea e magari qualcuno con cui condividerla, si arriva al punto in cui il solito dilemma ci pervade: Dove prendo i soldi?
Se ci si trova in una zona d’Italia svantaggiata la risposta è semplice “finanziamenti” o meglio ancora “prestito d’onore”.
Il prestito d’onore prevede dei contributi mirati alla creazione di piccole aziende nelle zone d’Italia più svantaggiate.
Questo tipo di prestito si rivolge sia a chi vuole creare delle microimprese, sia alle ditte individuali che ai franchising.
Rispetto ai normali prestiti, quello d’onore funziona in modo diverso, infatti esso prevede l’erogazione di una somma iniziale a fondo perduto, e di un mutuo agevolato per la restante parte, inoltre la restituzione avviene con tassi agevolati.
Per le piccole imprese è necessario che il 50% dei soci, con almeno il 50% di quote societarie abbia maggiore età, sia disoccupato da almeno 6 mesi e sia residente nei territori svantaggiati dal primo gennaio 2000.
In questo caso la somma erogata può arrivare fino a 129.114,00 euro da impiegare in macchinari, impianti, attrezzature, beni immateriali etc.
Per i franchising i requisiti sono gli stessi, e la richiesta può esser fatta per tutti i tipi di società eccetto cooperative e società di fatto.
Invece per i lavoratori autonomi i requisiti sono gli stessi tranne naturalmente per la parte che riguarda i soci, e la somma di erogazione massima è di 25.823,00 euro.
altro: http://comunicatistampa-web2punto0.blogspot.com/2011/03/mutui-conosciamoli-meglio.html
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