Con il passare degli anni sembra che il “parlare” con le persone stia diventando una missione quasi impossibile perché sebbene tutti siano in grado di parlare, pochi riescono davvero a comunicare qualcosa.
Spesso si è così fraintesi da avere la sensazione di parlare lingue totalmente diverse, e questo accade principalmente nei rapporti personali ed in secondo luogo anche nei rapporti lavorativi.
Sul piano lavorativo la questione diventa ancora più ardua perché il problema è capire il tipo di approccio che bisogna avere con un cliente specie se si parla di uno che sa poco o niente del vostro settore.
Questa questione si pone spesso nel settore web dove capita di frequente di avere a che fare con clienti che sanno di dover chiedere la realizzazione siti web ma non sanno altro e quindi spiegare determinati concetti richiede un particolare tipo di approccio.
L’approccio che una web agency deve avere verso il cliente o potenziale cliente dipende da diversi fattori, difatti dobbiamo fare una netta distinzione tra il potenziale cliente che ha contattato l’agenzia ed il cliente che viene contattato dall’agenzia.
La prima tipologia di cliente è un po’ più facile da approcciare in quanto spesso conosce l’argomento quanto basta per esprimere le sue necessità ed in secondo luogo è più disponibile in quanto è stato lui stesso a chiedere un preventivo quindi siamo sicuri che ha bisogno della realizzazione siti internet.
Il secondo tipo di cliente è molto più complesso perché è un cliente che non è venuto di sua spontanea volontà a richiedere un preventivo e quindi è più diffidente, probabilmente ne sa molto meno di quello precedente e molto probabilmente è meno disponibile a spendere.
In questo caso è necessario munirsi di pazienza e di grandi doti comunicative in quanto bisogna spiegare perché è ormai necessario avere un sito, quali sono le caratteristiche che deve avere quest’ultimo e parte più difficile passare a spiegare l’importanza dei motori di ricerca (di cosa??? Risponderà lui…).
Il segreto sta nel capire il tipo di persona che abbiamo davanti per poi decidere la “strategia” comunicativa da attuare.
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