Diverse volte si è parlato della cessione del quinto come forma di finanziamento, ma una breve introduzione non fa mai male…
La cessione del quinto è una forma di prestito a cui possono accedere pensionati e lavoratori dipendenti, con rate che non possono essere maggiori al quinto dello stipendio che percepisce la persona che vi accede e che vengono man mano detratte direttamente dalla busta paga o dalla pensione.
Nel caso d’insolvenza ci sono come garanzia il TFR cumulato e le polizze assicurative – rischio vita e rischio impiego.
Su queste basi come si fa a richiedere un prestito in caso nuova assunzione e quindi senza TFR maturato?
La risposta è “cessione no TFR”.
Bisogna prima di tutto aprire una celere parentesi sul fatto che l’obbligo di impegnare il TFR come garanzia è richiesto solo nel caso di dipendenti di aziende Private, contrariamente per dipendenti statali e pubblici questo aspetto non sussiste poiché il TFR è gestito direttamente dall’ Inpdap e non può costituire una garanzia per chi eroga.
Riguardo la “cessione no TFR” è tra i prestiti, un tipo che possono richiedere anche i Neo assunti con scarso TFR accumulato che però richiede:
- L’azienda per cui lavora il richiedente deve essere sicura (la Banca effettuerà una verifica a riguardo).
- La persona che fa richiesta deve essere stato assunto con contratto a tempo indeterminato.
- La persona che fa richiesta deve avere un’anzianità di servizio di almeno 3 mesi, con superamento del periodo di prova.
Tra le varie forme di prestiti questo è particolarmente indicato ai giovani che necessitano di liquidità istantanea ma che parallelamente possono rimborsare la somma ricevuta in tempi abbastanza lunghi e con piccole rate che non vanno ad aggravare particolarmente sullo stipendio mensile.
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