Cinque pasti in
un giorno; è questo il numero giusto secondo gli esperti in alimentazione.
Non solo
colazione, pranzo e cena, ma anche due spuntini intermedi che permettano di
gestire in maniera corretta l’apporto di cibo nel corso delle 24 ore, evitando
patatine o dolciumi e preferendogli yogurt e frutta, per non avere brutte
sorprese al momento di salire sulla bilancia.
La pratica di
saltare un pasto con la speranza di mantenere la linea va decisamente censurata;
la distribuzione del cibo è fondamentale. Evitare un pasto significa
sovraccaricare quelli successivi, a danno dell’equilibrio del nostro organismo.
Ciò nonostante
molti italiani continuano a fare propria questa pessima abitudine, specialmente
a discapito della colazione.
Il 17% la salta
completamente; il 15% si limita invece ad un semplice caffè, una scelta
doppiamente sbagliata. Il solo caffè non è in grado di dare al corpo la benzina
di cui ha bisogno dopo il digiuno notturno e inoltre stimola l’intestino e la
produzione dei succhi gastrici, scatenando una potenziale infiammazione
dell’apparato digerente.
Il 18%
preferisce uscire da casa a digiuno, facendo tappa in qualche bar per fare
colazione a base di ipercalorici cornetti e brioches.
Insomma, molto
meglio la semplice colazione all’italiana con caffèlatte accompagnato da
qualcosa di sostanzioso ma non troppo calorico; biscotti
di pastafrolla (o biscotti
senza glutine per chi soffre di celiachia), cereali o fette biscottate.
In alternativa
va benissimo una spremuta d’arancia, uno yogurt con pezzi di frutta fresca
(capace di stimolare anche gli intestini più pigri) o delle fette di pane
integrale con miele o marmellata.
Prima di uscire
al mattino, meglio fare il pieno di energia!
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