Sebbene nelle nostre case i piani cottura siano quasi tutti a gas, c’è da prendere in considerazione al momento dell’acquisto di uno nuovo le altre tipologie con tanto di pro e contro.
Vediamo dunque insieme le differenze tra le varie tipologie.
Il piano cottura a gas è come detto uno dei più diffusi in commercio tuttavia risulta anche essere tra i meno efficaci in quanto ha una potenza pari al 40% ma una dispersione di energia pari al 60%.
I vantaggi principali sono senza dubbio il prezzo, il fatto che possiamo utilizzarli anche se manca la corrente e che è adatto a tutti i tipi di pentole. Tuttavia ci sono molti contro primo tra tutti la pericolosità in caso di perdite di gas, poi il pericolo ustioni, la difficoltà di pulizia.
La seconda tipologia di piano cottura è radiante ovvero il riscaldamento tramite elettricità una resistenza di forma circolare concentrica che si trova su un piano in vetroceramica. La spesa per la corrente dipende naturalmente dall’intensità di calore di cui si usufruisce. I vantaggi di questa tipologia è che non esistono rischi con il gas, la pentola non può ribaltarsi in quanto si tratta di una superficie piana. Gli svantaggi riguardano il costo di acquisto, i costi di gestione e il rischio di lasciare acceso il fornello senza accorgersene.
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giovedì 2 agosto 2012
Le differenze tra piano cottura a gas e radiante
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