Solitamente si pensa al Salento come una destinazione solamente estiva e questo per l’innegabile bellezza del suo mare, dei suoi paesaggi e delle sue spiagge sabbiose che d’estate si affollano di turisti alla ricerca di sole e divertimento. Il fascino del Salento nel periodo estivo è innegabile, ed è testimoniato anche dal fatto che in tutto l’arco della bella stagione gli alberghi, i residence del Salento ma anche gli hotel e i villaggi Puglia vengono letteralmente presi d’assalto da moltissimi turisti provenienti non solo dall’Italia.
Ma il Salento può essere anche un’ottima destinazione primaverile, ad esempio per le imminenti vacanze di Pasqua. Così se state cercando una destinazione affascinante per godervi qualche giorno di relax Lecce potrebbe fare al caso vostro.
Le origini di questa città sono un cumulo di leggende e racconti mitologici che fanno risalire i primi abitanti addirittura ai Messapi. Nel tempo si sono poi susseguite diverse dominazioni che hanno permesso alla città di accumulare un ricco e vasto patrimonio artistico, sebbene Lecce sia oggi considerata come una città prevalentemente barocca. Il barocco si esprime in questa città come in nessun altra località italiana, in virtù delle mille declinazioni che quest’arte ha qui assunto, decorando palazzi e arricchendo edifici di colori intensi e difficilmente rintracciabili altrove. Passeggiando per le vie del centro è possibile ammirare bellissimi esempi del barocco ma anche ottime lavorazioni di pietra ed edifici dal fascino indiscutibile come la Chiesa di Santa Maria della Provvidenza, la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, la Basilica di Santa Croce, il Palazzo Adorno o la magnifica Piazza del Duomo. Da vedere è anche l’Anfiteatro romano, il Castello di Carlo V e la Piazza di Sant’Oronzo. Se vi recate a Lecce non dimenticate di assaggiare l’ottima cucina pugliese fatta di prodotti del mare, spezie, verdure e legumi, e di acquistare alcuni dei prodotti tipici della zona, tra i quali spiccano due lavorazioni artigianali, quella della cartapesta e quella della pietra leccese.
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