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lunedì 30 aprile 2012
Organizza la tua piacevole vacanza in Trentino!
Porte scorrevoli per guadagnare spazio in casa
Le porte scorrevoli sono una delle scelte migliori che si possano fare qualora non si disponga di ampi spazi in casa.
Nella scelta dei serramenti dell’arredamento casa, ufficio o appartamento, bisogna ovviamente tener conto delle dimensioni delle stanze e, in generale, dello spazio che si ha a disposizione. Soprattutto per chi vive in città o in un appartamento, la questione dello spazio è molto rilevante: spesso ci si trova infatti a muoversi in case non proprio enormi e in stanze piccole, nelle quali a volte può risultare difficile far entrare tutti i mobili e gli oggetti che ci servono.
Molti sono i trucchi e gli strumenti salva-spazio che abbiamo a disposizione, dalle lavatrici ultrasottili ai letti a scomparsa, ma uno dei mezzi più efficaci per guadagnare spazio all’interno delle nostre case è sicuramente l’installazione di porte scorrevoli.
Le porte scorrevoli rappresentano la scelta ottimale per chi si trova a dover fronteggiare dei problemi di spazio, poiché per loro stessa natura sono poco ingombranti e si possono aprire e chiudere senza problemi. Nel caso di porte normali, infatti, si è più limitati nella collocazione di mobili e complementi d’arredo, in quanto la porta, aprendosi, potrebbe andare a toccare altri elementi d’arredo della stanza. Quando si monta un modello a battente, bisogna dunque tener conto non solo del vano della porta in sé, ma anche dello spazio che occupa quando viene aperto.
Non si hanno problemi di questo tipo, invece, se si opta per delle porte scorrevoli. Sul mercato esistono vari tipi di porte scorrevoli, realizzate in vari modelli e materiali. Due sono le principali tipologie di porte scorrevoli: a scorrimento interno o a scorrimento esterno. Nel primo caso la porta scompare completamente nel muro, andando ad inserirsi in una intercapedine che viene ricavata all’interno del tramezzo. Il maggiore vantaggio di questo tipo di porta a scorrimento consiste nella sua capacità di scomparire completamente, lasciando lo spazio completamente libero e non facendosi più notare, una volta che si è inserita nell’intercapedine. Si tratta di un tipo di porta che, però, presenta anche degli svantaggi, soprattutto in fase di ristrutturazione, nel caso in cui si decida di sostituirla ad una porta a battente preesistente. È necessario infatti rompere il muro per creare l’intercapedine in cui si dovrà inserire la porta, e non sempre le pareti delle case sono abbastanza spesse.
Nel caso in cui i muri della nostra casa non siano in grado di accogliere la struttura necessaria per la porta scorrevole, o se preferiamo non effettuare dei lavori troppo invasivi, la scelta potrebbe cadere sulle porte a scorrimento esterno, che vengono montate su un binario che scorre esternamente, dall’alto. Si tratta di una soluzione che permette di guadagnare spazio e di scegliere gli arredamenti con più libertà, così come nel caso delle porte a scorrimento interno, ma lo svantaggio, rispetto a queste ultime, sta nel fatto che non scompaiono completamente. Si può però cercare di trasformare questo svantaggio in vantaggio, facendo diventare la porta un elemento d’arredo. In questo caso si può giocare sul colore, per esempio.
La decisione riguardo il tipo di porta scorrevole da scegliere – a scorrimento interno o a scorrimento esterno – dipende quindi dal nostro gusto ma soprattutto dalla conformazione della nostra casa. In ogni caso, qualsiasi sia il tipo di porta scorrevole che sceglieremo, avremo la certezza di guadagnarne in termini di spazio!
Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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Ristoranti Formia: novità tavernadellepre.com
La Tana del Lepre annuncia la messa online del sito tavernadellepre.com inerente ad un ristorante Formia.
Questo ristorante è l'unico dei ristoranti Formia ad essere presente nella località Acquaviva, Monte Redentore.
Nella Tana del Lepre (ristorante Formia) assaggerai l'arte culinaria dello Chef Andrea di Formia, appartenente al Nastro Verde d'Europa, alla Federazione Italiana Cuochi e consigliere presso l'Associazione Cuochi Basso Lazio.
Generalmente il ristorante propone caratteristici prodotti dei Monti Aurunci, preparati alla griglia e forno a legna.
Durante la settimana e nei pranzi e cene a tema organizzate dal ristorante, i menu presentati variano.
La prenotazione al ristorante è obbligatoria almeno due giorni prima la data da voi scelta o quelle listate negli eventi speciali. Il ristorante è riscaldato ed aperto tutto l'anno.
Il ristorante Formia La Tana del Lepre, dispone di parcheggio e giardino privato, ed è adatto anche a ricevere qualsiasi tipologia di ricorrenza (comunioni, matrimoni, pranzi e cene aziendali, feste di laurea, ecc.).
In conformità con i vincoli urbanistici vigenti, il ristorante è stato realizzato in pietre e travi in legno a vista. Perciò il ristorante è in stile rustico, arredato col corretto gusto ed accogliente. Ristorante Formia a 11 Km dal centro storico.
Taverna del Lepre - Ristoranti Formia
via Monte Redentore, località Acquaviva
Formia (Latina)
Cosa sono le caldaie a pellet
Il pellet essendo on inquinante e pulito è un elemento ideale per alimentare gli impianti di riscaldamento tra cui le caldaie. Le caldaie a pellet sono solitamente automatizzate, semplici da usare e forniscono un elevato livello di comfort.
vicino alla caldaia a pellet è solitamente presente un contenitore per lo stoccaggio del combustibile tramite il quale i pellets vengono prelevati e trasportati all’interno dell’apparecchio per la combustione.
La caldaia a pellet è anche abbastanza sicura contro il ritorno di fiamma verso il serbatoio in quanto questi apparecchi sono solitamente dotati di un dispositivo apposito.
Le caldaie a pellet sono disponibili in diverse dimensioni, da quelle più economiche a quelle più avanzate e prima di procedere all’acquisto è necessario rivolgersi ad un negozio di caldaie vendita attraverso i quali si possono confrontare i vari modelli e soprattutto i vari prezzi richiesti.
Tra i marchi più importanti di caldaie ritroviamo baxi, ferroli, vaillant, beretta ognuno dei quali ha diversi prodotti da offrire e modelli non necessariamente legati al pellet come tipo di sistema di funzionamento.
Insomma per acquistare la giusta caldaia per il nostro appartamento è senza dubbio necessario interpellare chi naturalmente se ne intende molto più di noi in modo da poter scegliere il modello più adeguato e al prezzo giusto.
Ciglia finte di nuovo di gran moda
Non c’è niente da fare, possiamo provare tutti i mascara allunganti, infoltenti di questo mondo ma nessuno riuscirà mai a dare al nostro sguardo lo stesso effetto delle ciglia finte.
Naturalmente per avere un bell’effetto e non cadere nel volgare o troppo artificiale è necessario saper applicare le ciglia finte e soprattutto saper scegliere effettivamente quelle adatte al nostro tipo di viso ama anche al tipo di trucco che vogliamo effettuare.
Le ciglia finte possono essere considerate le parrucche dei nostri occhi, e sono presenti sia a ciuffetti per un effetto più naturale, che a strisce intere.
Naturalmente questo per quanto riguarda quelle “normali” perché poi ovviamente in commercio si trovano ciglia finte che servono per realizzare trucchi particolari più da palcoscenico.
Qualche esempio di ciglia particolari sono quelle con le piume, gli strass, ciglia colorate, a ragnatela, extra lunghe e così via. Ovviamente utilizzare questa tipologia solo per uscire la sera a mangiare con gli amici diventa troppo estroso e a volte anche volgare ecco perché l’importante nel trucco è sempre non esagerare.
Condizioni meteorologiche avverse: la sicurezza delle case in legno
Le case in legno prefabbricate hanno alcuni ben noti vantaggi rispetto alle tradizionali costruzioni in matone e cemento, molti dei quali sono legati al ridurre l'impatto sull'ambiente e a l’efficienza dei costi: tempi di costruzione più brevi, il prezzo relativamente più economico delle forniture, la sua natura riciclabile e riutilizzabile e le sue capacità di risparmio energetico rendono questo tipo di struttura un'ottima alternativa per chi cerca un'abitazione eco-friendly e a prezzi ragionevoli.
L’edilizia tradizionale ha tuttavia una miglior reputazione quando si tratta di resistenza e resilienza di fronte ai fenomeni naturali. Tanto è così, che esiste un’opinione parecchio diffusa secondo la quale le case in base di legno non sarebbero in grado di offrire la stessa sicurezza e stabilità delle costruzioni convenzionali. Questo è uno tra altre concezioni, molto spesso sbagliate, che ritardano l’adozione delle edificazioni eco sostenibili nel mercato italiano delle abitazioni.
In realtà, le case prefabbricate in legno sono non solo così affidabili e durevoli come le costruzioni in cemento sul luogo ma sono anche più adeguate in certe aree con condizioni meteorologiche poco stabili e/o con frequenti movimenti del suolo. L’ Australia ed il Giappone sono prova empirica di come in luoghi con climi molto cambianti, la casa ecosostenibile in legno possa fornire un ambiente sicuro e robusto che riesce anche ad adattarsi alle sempre varianti condizioni esterne.
Le strutture in legno sono adeguate per edifici localizzati in aree con un elevato rischio sismico grazie alla sua flessibilità e forza. Fondamenta e tetti, inoltre ad essere meno costosi da costruire e richiedere minori tempi di montaggio, riducono il rischio strutturale accomodando i movimenti del suolo. Si diminuisce così la probabilità di sollevamenti nelle fondamenta, causa di crepe molto difficili di riparare in caso di cemento e mattone dopo ad esempio eventi come terremoti.
Un’ulteriore motivazione per optare per una casa prefabbricata è che una parte significativa della costruzione è fatta in cantieri della compagnia, il ché riduce le possibilità di ritardi per condizioni meteorologiche avverse che disturbino la già in sé impegnativa mansione della costruzione. I lavori in una casa modulare tendono a richiedere due o tre mesi al massimo, evitando problemi che invece si verificano spesso nelle case convenzionali come la muffa, che può apparire anche invisibile nelle mura dell’abitazione prima che l’isolamento possa essere stato istallato.
Le perdite d’aria sono un’apprensione comune tra quelli che valutano l’idea di acquistare una casa in legnoprefabbricata, specialmente quelli che pensano in termini di consumo di energia. Le strutture di qualità, realizzate secondo gli standard di tutta costruzione in regola, fanno particolare attenzione ad assicurarsi una perdita di calore uguale a zero disegnando case modulari con giunte verticali che evitano superfici scoperte tra le mura e anche regolando il flusso di pressione dell’aria all’interno della parete. I panelli delle pareti in legno funzionano come meccanismo di controllo dell’umidità assorbendone o rilasciandone con l’obiettivo di equilibrare i livelli interni con quelli all’esterno dell’abitazione. Questo fa che queste costruzioni siano preferite in zone con climi estremi o livelli di umidità nell’aria cambianti.
Di conseguenza, le case in legno prefabbricate non sono solo convenienti, soprattutto nel lungo termine, ma sono anche un modo ecologico di costruire una abitazione, che risparmia energia e che inoltre offre un ambiente protettivo, efficiente e durevole che contribuisce a migliorare il benessere dei suoi abitanti e l’ambiente circostante.
A cura di Alba L
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Pneumatici: TPMS obbligatori a partire da novembre 2012
A partire dal primo novembre 2012 entrerà in vigore, nei paesi dell’Unione Europea, la normativa che prevede l’obbligo di installazione dei sistemi TPMS sulle nuove vetture.
I TPMS (Tyre Pressure Monitoring Systems) diventeranno obbligatori, come sancito da una normativa europea, a partire dal prossimo novembre per tutte le nuove vetture omologate. La funzione di questi strumenti è quella di avvertire il conducente nel caso in cui la pressione delle gomme per pick-up o per qualsiasi altra vettura sia inferiore a quella ottimale, il che potrebbe causare dei problemi anche molto seri e minacciare la sicurezza di chi guida, oltre che causare un sensibile aumento dei consumi. Si calcola infatti che una vettura che abbia degli pneumatici sgonfi consumi fino al 4% in più di carburante. Non solo: la durata stessa degli pneumatici, se non presentano una pressione ottimale, può ridursi addirittura del 45%, rendendo quindi necessario sostituire le gomme con una maggiore frequenza, e causando quindi delle spese più ingenti. Riduzione dei costi e dei consumi a parte, gli pneumatici sgonfi costituiscono una delle cause di molti incidenti stradali. Ed è stato soprattutto per scongiurare alcuni incidenti stradali che negli Stati Uniti, nel 2008, è stata introdotta la legge TREAD, che prevedeva l’obbligo di installazione dei sistemi TPMS sulle nuove vetture. Alla fine degli anni Novanta, infatti, negli Stati Uniti si erano verificati numerosi incidenti e ribaltamenti proprio a causa di pneumatici non ottimali.
Ora tocca all’Europa: la decisione di rendere obbligatorio il sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici Bridgestone o di altre marche, nel Vecchio Continente, è stata dettata da questioni di sicurezza ma soprattutto da questioni ambientali. Come detto, infatti, gli pneumatici sgonfi comportano un maggiore consumo di carburante, il che si traduce in tonnellate su tonnellate di CO2 immesse nell’atmosfera.
Oltre ai vantaggi in termini ambientali, di costi e di sicurezza sulla strada, l’introduzione del TPMS obbligatorio potrebbe favorire anche i gommisti, che da questa normativa potrebbero ricavare una nuova, interessante, fonte di guadagno. Di questo si parlerà anche nel corso del Brityrex International 2012, a Manchester dal 9 all’11 ottobre 2012. Naturalmente per trarre dei fruttuosi vantaggi dall’entrata in vigore della normativa, i gommisti dovranno attrezzarsi e investire nella formazione e nell’attrezzatura necessaria, ma si calcola che la spesa non dovrebbe essere eccessiva. In particolare, i gommisti e chi si occupa di vendita pneumatici potrebbero trarre benefici dall’installazione del TPMS in tre modi: con la sostituzione della batteria del TPMS, con la manutenzione delle valvole e, infine, con la riparazione e sostituzione delle valvole danneggiate.
Considerando che nei prossimi anni il numero di vetture dotate di TPMS aumenterà in modo esponenziale (al momento una vettura su 10 è dotata di questo sistema), è facile dedurre che questo potrebbe portare delle nuove opportunità ai gommisti e rivenditori che sapranno cogliere questa occasione.
In conclusione, a partire da novembre 2012 la nuova legislazione europea in fatto di TPMS porterà a dei cambiamenti, cambiamenti che però si preannunciano positivi da diversi punti di vista: dal punto di vista degli automobilisti, che guideranno in maggior sicurezza limitando i consumi; dal punto di vista dei gommisti, che potranno trarre dalla normativa ulteriori possibilità di guadagno; ultimo ma non meno importante, dal punto di vista ambientale, visto che limitando i consumi di limiteranno anche le emissioni nocive.
Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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domenica 29 aprile 2012
Alternativa al riscaldamento a gas.
Il Motor Show di Bologna
Fare affari all’estero
Trentino: energia e natura
Siti web e regole seo per il posizionamento
Un rinforzo per abiti e accessori: la flisellina
sabato 28 aprile 2012
Come sconfiggere il traffico romano?
Il tema per il mio tatuaggio.
venerdì 27 aprile 2012
In Val di Sole tornano i mondiali di Mountain Bike
Energie rinnovabili e Quinto Conto Energia, dov'è la verità? Uno speciale di Mr Blog la svela
E' passata sotto silenzio la dichiarazione del Ministro dell'Ambiente Corrado Clini che ha recentemente spiegato che le rinnovabili diminuiscono in modo significativo il prezzo dell'elettricità. Nel 2011 il mercato delle rinnovabili a livello mondiale si è chiuso con un bilancio di 240mld di euro pari a quello del lusso.
Quello delle energie rinnovabili è un tema di stretta attualità, ma spesso c'è molta disinformazione a riguardo, per questo Ambrogio Crespi, alias Mr. Blog, ha realizzato uno speciale dedicato all'argomento avvalendosi della collaborazione di Roberto Saija, un imprenditore esperto nel settore fotovoltaico. In questi giorni si sentono una gran quantità di tesi contraddittorie sui benefici e malefici presunti, tra energia verde e tradizionale. Questo speciale vuole fare chiarezza sulla questione del Quinto Conto Energia e degli incentivi messi in campo per le rinnovabili da parte del governo.
Come spiega Roberto Saija: "il Quinto Conto Energia ha fatto scattare l'allarme nel settore del fotovoltaico a causa di una forte riduzione degli incentivi. La riduzione si deve al calcolo sulla durata del programma di incentivazione alle rinnovabili di 15-20 anni: di questo passo si superano i 150 miliardi di euro di incentivi che comporterebbe un aggravio di 90 euro anno a famiglia ovvero 120 euro alla fine del 2012 invece dei 30 euro del 2009".
In particolare anche Gaetano Buglisi di Asso Energie Future ha indagato sui costi in ballo e sostiene quanto in parte anticipato dalla sua associazione, ovvero che, tra costi e benefici, si ha un saldo positivo al 2030 tra 21 e 37 miliardi più o meno. Quindi i 150 miliardi sono una cifra completamente sballata, perché non bisogna moltiplicare la differenza di quello che oggi si riceve attraverso gli incentivi e l'attuale valore di mercato, per i venti anni di validità del programma. Perché il costo del chilovattora non sarà fisso, al contrario prevediamo che il prezzo di mercato crescerà fino a superare il valore degli incentivi (che invece resterà immutato nei 20 anni) e a quel punto avremo un costo delle rinnovabili inferiore a quello dei fossili.
misterblog.itwww.robertosaija.it
http://youtu.be/ktlzfRfIwvE
Sport e benessere li trovi in Trentino
Arredamento Contract: il come ed il perché sceglierlo
Quando si parla di arredamento di strutture ricettive, agriturismi, hotel e Bed & Breakfast si parla di contract; ma cosa si intende veramente con il termine “arredamento contract”?
Innanzitutto il termine contract è preso dall’inglese e si può facilmente tradurre con la parola “contratto”, con il quale si individuano una serie di arredamenti che si distinguono per la loro capacità di potersi facilmente adattare a qualsiasi ambiente. Data la particolarità del settore a cui questo arredamento si rivolge, e quindi a quello alberghiero o comunque a strutture aperte al pubblico, il “chiavi in mano” è una caratteristica d’obbligo, in un certo senso è un servizio che viene riconosciuto quasi obbligatoriamente al committente, per facilitare la rapidità del passaggio dall’arredamento preesistente a quello nuovo.
Ecco perché non capiterà praticamente mai che una struttura come un Bed & Breakfast- ad esempio- debba rivolgersi ad uno store di vendita camerette, poi di vendita arredamento per camere, arredo salotti e vi di questo passo: solitamente infatti le aziende specializzate in arredamento contract mettono a disposizione dei propri clienti dei cataloghi appositi, nei quali è presente la quasi totalità degli articoli di arredamento necessari ad arredare una struttura alberghiera, a partire dall’arredamento stanze, ai mobili da bagno, alle scrivanie e ai mobili porta tv, fino all’arredamento necessario per le zone comuni come la sala pranzo, la sala relax (ove presente) e la reception o piscina/spazi esterni.
Nel caso in cui l’azienda che intende rinnovare o cercare dei nuovi arredi per la propria struttura, sia una residenza oppure disponga anche di alloggi con cucina, esistono delle aziende specializzate in contract che dispongono anche di specifici cataloghi con arredo cucine e complementi cucine adatti a delle strutture alberghiere.
Questo tipo di arredamento è un servizio ideale anche per chi desidera aprire bar, banche, pizzerie, ostelli, ristoranti e altro ancora, dato che le soluzioni proposte dalle aziende che si occupano dio contract non si limitano semplicemente a quelle che si possono scegliere da catalogo, in quanto ogni ditta si avvale della collaborazione con designer con esperienza nel settore specifico che- come farebbe un interior designer nel caso dell’arredamento di un ambiente a scopo abitativo- personalizza l’arredo a catalogo e lo rende originale e appropriato al gusto personale del committente o della catene committente (nel caso di hotel).
E’ quindi assolutamente falso il mito che vuole l’arredamento contract privo di personalità, dato che ogni singolo mobile a catalogo è sempre personalizzabile con rivestimenti e colorazioni ad hoc e lo stesso mobile, opportunamente studiato, può essere inserito tanto in un contesto di arte povera che in uno dal minimal design, che in una stanza kitsch.
Il servizio di assistenza comprende la possibilità da parte del committente di poter intervenire in qualsiasi momento per modificare l’ordine ed adattarlo alle sue mutate esigenze o richieste, che possono venir presentate dalla fase progettuale fino alla fase della consegna; ciò è fondamentale affinché tra il committente e l’azienda di contract si instauri un rapporto di sintonia e reciproca fiducia, che possa fidelizzare il più possibile il cliente.
Articolo a cura di Serena Rigato
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Serena Rigato
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Arredamento Contract: il come ed il perché sceglierlo
Innanzitutto il termine contract è preso dall’inglese e si può facilmente tradurre con la parola “contratto”, con il quale si individuano una serie di arredamenti che si distinguono per la loro capacità di potersi facilmente adattare a qualsiasi ambiente. Data la particolarità del settore a cui questo arredamento si rivolge, e quindi a quello alberghiero o comunque a strutture aperte al pubblico, il “chiavi in mano” è una caratteristica d’obbligo, in un certo senso è un servizio che viene riconosciuto quasi obbligatoriamente al committente, per facilitare la rapidità del passaggio dall’arredamento preesistente a quello nuovo.
Ecco perché non capiterà praticamente mai che una struttura come un Bed & Breakfast- ad esempio- debba rivolgersi ad uno store di vendita camerette, poi di vendita arredamento per camere, arredo salotti e vi di questo passo: solitamente infatti le aziende specializzate in arredamento contract mettono a disposizione dei propri clienti dei cataloghi appositi, nei quali è presente la quasi totalità degli articoli di arredamento necessari ad arredare una struttura alberghiera, a partire dall’arredamento stanze, ai mobili da bagno, alle scrivanie e ai mobili porta tv, fino all’arredamento necessario per le zone comuni come la sala pranzo, la sala relax (ove presente) e la reception o piscina/spazi esterni.
Nel caso in cui l’azienda che intende rinnovare o cercare dei nuovi arredi per la propria struttura, sia una residenza oppure disponga anche di alloggi con cucina, esistono delle aziende specializzate in contract che dispongono anche di specifici cataloghi con arredo cucine e complementi cucine adatti a delle strutture alberghiere.
Questo tipo di arredamento è un servizio ideale anche per chi desidera aprire bar, banche, pizzerie, ostelli, ristoranti e altro ancora, dato che le soluzioni proposte dalle aziende che si occupano dio contract non si limitano semplicemente a quelle che si possono scegliere da catalogo, in quanto ogni ditta si avvale della collaborazione con designer con esperienza nel settore specifico che- come farebbe un interior designer nel caso dell’arredamento di un ambiente a scopo abitativo- personalizza l’arredo a catalogo e lo rende originale e appropriato al gusto personale del committente o della catene committente (nel caso di hotel).
E’ quindi assolutamente falso il mito che vuole l’arredamento contract privo di personalità, dato che ogni singolo mobile a catalogo è sempre personalizzabile con rivestimenti e colorazioni ad hoc e lo stesso mobile, opportunamente studiato, può essere inserito tanto in un contesto di arte povera che in uno dal minimal design, che in una stanza kitsch.
Il servizio di assistenza comprende la possibilità da parte del committente di poter intervenire in qualsiasi momento per modificare l’ordine ed adattarlo alle sue mutate esigenze o richieste, che possono venir presentate dalla fase progettuale fino alla fase della consegna; ciò è fondamentale affinché tra il committente e l’azienda di contract si instauri un rapporto di sintonia e reciproca fiducia, che possa fidelizzare il più possibile il cliente.
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