Se avete un’azienda che è ormai sul mercato da tanti anni,
probabilmente avete pensato tante volte ad espandere le possibilità di profitto
prendendo anche in considerazione l’idea di portare il vostro prodotto
all’estero. In particolare in un periodo in cui sul territorio del nostro paese
la crisi può portare, se non lo ha già fatto, ad un rallentamento delle
vendite. Vediamo quali sono le conoscenze di cui avrete bisogno nel momento in
cui deciderete di guardare con la vostra attività al di là dei confini del nostro
paese. Prima che vi ritroviate davanti al vostro computer all’interno del
vostro ufficio a digitare su un motore di ricerca qualcosa come “rimborso iva estera” e di rendervi
conto che vi mancano una serie di conoscenze approfondite della legislazione di
un altro paese, vi conviene mettervi alla ricerca di un buon consulente. In
questo modo sarà lui, sotto forma di una persona o di una società, a colmare le
lacune che servono alla vostra azienda per diventare competitive su mercati
diversi da quello italico. È importante infatti che arriviate al momento di
partire con l’effettiva nuova attività completamente consapevoli delle norme
doganali, dei fornitori più convenienti, delle fiere e mostre dove presentare
in anteprima i nuovi prodotti. Ma, se non avete nessuno in organico che parla
una lingua straniera dovrete anche trovare qualcuno che sappia almeno l’inglese
e che sia in grado almeno di scrivere una “letter of credit” (una semplice
lettera di credito).
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