Avete mai sentito parlare di agricoltura biodinamica? Sotto
questa categoria ricadono tutte le tecniche che hanno alla base una visione
filosofica del rapporto con i raccolti, una filosofia ispirata dal pensiero del
filosofo (ed esoterista) Rudolf Steiner. Steiner propone una modo di osservare
la vita sul nostro Pianeta che unisce in un solo sistema la terra che
camminiamo e coltiviamo e la vita che si sviluppa su di essa, dalle piante agli
esseri umani. Già dai primi del novecento alcune aziende agricole cominciavano
ad avere un approccio che considerava la produzione di alimenti come un
organismo vivente inserito in un più grande sistema universale, come un organo
che abbia il suo equilibrio all’interno del più complesso sistema corpo. Come è
facile comprendere, interessarsi all’agricoltura biodinamica non consiste
soltanto nell’approfondire le tecniche di raccolto o le sostanze impiegate
(anche se questo tipo di approccio presenta molte attinenze con l’agricoltura
biologica), ma nell’avvicinarsi ad un modo completamente diverso di intendere
la natura che ci circonda.
Questo tipo di approccio sta avendo una diffusione in tutti
i paesi occidentali perché ovunque ci sia la diffusione di un mercato di largo
consumo nasce anche l’esigenza di tutelarsi e di selezionare meglio gli
alimenti con cui ci si ciba. I prodotti da agricoltura biodinamica
sono prodotti concepiti per rispettare l’ecosistema e la fertilità della terra
e soprattutto sono sani, nutrienti e di una qualità molto più alta di quelli
che possiamo trovare nei supermercati che espongono i prodotti ottenuti con le
ormai diffuse tecniche tradizionali.
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