Se non c’è la
possibilità alcuna di salvare il dente naturale, bisogna procedere con
l’estrazione del dente e della radice, ricorrendo all’impianto o alla protesi.
Quali sono le
differenze tra i due? La prima è la mobilità. La protesi può essere mobile e
consente la rimozione durante le ore notturne o per la pulizia della stessa.
Gli impianti, invece, sono fissati alle arcate dentarie mediante perni
metallici, il che non consente alcuna rimozione.
Dal punto di
vista tecnico, le protesi dentarie tradizionali, per essere installate, devono
avere degli appoggi. Il dente mancante dovrà essere posto tra due denti sani
che possano garantire la stabilità del cosiddetto ponte. Con il tempo, i denti
sani potrebbero venire a mancare o indebolirsi e, conseguentemente, la protesi
va rifatta o, se possibile, vanno aggiunti altri denti. Questo comporta un
costo aggiuntivo.
L’implantologia,
invece, mira a svincolare ogni singolo dente dalla vita di quello adiacente.
Difatti, procedendo alla creazione di un perno che si avvita sull’osso, questo
risulterà indipendente rispetto agli altri denti e qualora anche quelli vicini
dovessero venire a mancare, si procederà con altri impianti indipendenti.
Una seconda e
fondamentale differenza sta nel costo e nella durata. Infatti, il primo può
sembrare più oneroso ma se si considera che nel tempo non si dovrà più
intervenire sulla stessa, se non per semplice manutenzione, risulta essere più
economica.
Gli studi dentistici che
praticano l’implantologia sono ricercabili anche sulla Rete digitando, ad
esempio, “implantologia
Verona”. Anche per avere un’idea di quelli che possono essere i costi a cui
far fronte, internet può essere d’aiuto, basterà cercare “implantologia
dentale costi”.
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