Il termine logo, abbreviazione di logotipo, indica qualcosa nato appositamente per rappresentare un prodotto, un servizio, un’organizzazione. Di solito si tratta di un simbolo o dell’espressione grafica di un nome o di una sigla, una sorta di marchio scritto, leggibile e nominabile. La sua funzione fondamentale, spesso determinante, non sta semplicemente nella rappresentazione grafica di quel bene/servizio/azienda, ma anche nella sua capacità di comunicare a più persone e a più livelli, imprimendosi efficacemente nell’immaginario e nella memoria collettivi, esattamente come un “marchio a fuoco” sulla pelle.
Un buon logo è quello che si fa ricordare e il più a lungo possibile, che viene colto subito dagli occhi di chiunque, che è in grado di proporre i giusti messaggi e di essere correttamente interpretato, anche se chi guarda è distratto. Perché un logo è riuscito se prescinde dal tempo dello sguardo, che si tratti di quello del cliente abituale o potenziale o di chi quel prodotto pubblicizzato magari non lo comprerà ma se lo ricorderà per sempre, veicolandolo attraverso la sua memoria e le sue relazioni sociali.
La creazione di loghi, quindi, dev’essere un’azione ponderata: occorrono esperienza, senso del tempo e della moda, originalità creativa, psicologia e visione chiara dei mass media sui quali uno stesso logo potrà essere moltiplicato. E se l’obiettivo fosse quello di rinnovare l’immagine della propria azienda? In Internet, digitando qualcosa come “creare di loghi” e “restyling logo aziendale” si trovano vari casi di loghi e di restyling di successo, ma non sempre è così. Il primo passo da fare è affidarsi a grafici professionisti, in grado di tracciare una solida strategia di comunicazione d’impresa.
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