L’edilizia, si sa, è uno dei fattori trainanti dell’economia italiana, soprattutto nel Centro-Sud Italia. Nel nostro caso prenderemo come esempio due città: Macerata, nelle Marche, e Catanzaro in Calabria. La crisi economica si fa sentire, soprattutto per le famiglie. ma la situazione del mercato immobiliare è pressoché stabile rispetto al 2010.
I prezzi degli immobili sono rimasti relativamente alti, soprattutto se messi a confronto con il potere d’acquisto del reddito medio delle famiglie, il tutto va sommato alla crescente difficoltà delle banche di concedere investimenti. Nei vari indici che le agenzia immobiliari pubblicano ogni semestre scopriamo dei dati interessanti.
Possiamo vedere che nella sezione case Macerata il valore medio di un immobile nel centro storico è di 3000 euro al m/q. Per spendere di meno dobbiamo andare in zona semi-centrale. Piediripa e Sforzacosta sono zone di recente costruzione dove il prezzo si dimezza letteralmente (1.500 al m/q). Apprezzati sono anche i Quartieri Vergini, la zona del Tribunale e Corneto. In generale il valore delle case a Macerata ha subito un calo del 3,5 %, ancora troppo poco per sperare in una possibile ripresa delle compravendite.
Il settore che va a gonfie vele è quello delle affittanze sia a Macerata, sede universitaria e polo lavorativo che nell’altra città presa in considerazione nella nostra indagine: Catanzaro. Nella sezione affitto Catanzaro possiamo constatare un rialzo del mercato delle locazioni di immobili. Sono molte infatti le famiglie e le coppie che, non permettendosi il mutuo scelgono questa opzione. Da poco la Regione Calabria in collaborazione con il comune di Catanzaro ha stanziato dei fondi per favorire un canone d’affitto più equo e sostenibile.
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