venerdì 23 marzo 2012

Piccolo viaggio nella cucina calabrese

La cucina tipica calabrese, così come quella di tutte le altre regioni italiane, è stata chiaramente influenzata dalla storia e dalla conformazione di questa terra.

Visitare la Calabria significa anche scoprire i sapori (spesso decisi) che caratterizzano questa bellissima terra, e mangiando nei ristoranti per banchetti calabresi si ha la possibilità di assaggiare alcuni dei piatti e prodotti tipici che fanno parte della cultura e della storia di questa regione.

Anche se molti dei piatti tipici calabresi sono rimasti sostanzialmente invariati nel tempo, e risentono dell’influenza lasciata dai popoli che hanno vissuto in queste lande, dai Greci agli Arabi, la cucina calabrese è famosa nel resto d’Italia (e oltre) per il largo uso di peperoncino, ossia un ingrediente importato solo dopo la scoperta dell’America e quindi meno antico rispetto ad altri ingredienti. E il peperoncino è in effetti molto presente nei piatti calabresi, che sono spesso caratterizzati da gusti decisi e piccanti. È questo il caso della ‘Nduja, ossia un salame tipico calabrese a pasta morbida, e dei bianchetti , chiamati in Calabria Jancumangiari, preparati sott’olio con peperoncino e poi fritti in pastella. Altro sapore molto presente nella cucina calabrese è la cipolla, rigorosamente di Tropea! Il piccolo comune della provincia di Vibo Valentia ha legato indissolubilmente il proprio nome a quello della famosa cipolla rossa, a cui è stato attribuito il marchio di qualità, e che si contraddistingue per la particolare dolcezza. Le cipolle figurano tra gli ingredienti di molti piatti, come le freselle al tonno, tipiche appunto di Tropea. La presenza di sapori molto forti e piccanti nella cucina calabrese può suonare strana e cozzare con le alte temperature raggiunte in estate in questa regione, eppure peperoncino, cipolla e altri sapori forti sono parti costitutive della cucina calabrese.

La cucina calabrese è ovviamente ricca di piatti a base di pesce, dato che si tratta di una delle regioni italiane con la più alta percentuale di zone costiere. Se vi capita di visitare la costa della Calabria, difficilmente entrerete in dei ristoranti per cerimonie calabresi tipici senza che vi vengano proposti deliziosi piatti a base di pesce. Il tonno e il pesce spada sono tra i prodotti ittici più presenti nella tradizione culinaria calabrese, almeno per quanto riguarda il versante tirrenico, mentre sul versante ionico la specialità sono i già citati bianchetti. Da segnalare, tra i piatti a base di pesce, la “sardella”, ossia una pasta cremosa di sarde o bianchetti e arricchita con spezie - e ovviamente peperoncino - che si può spalmare sul pane o usare per condire la pasta.

Non solo pesce però: anche l’offerta di piatti a base di carne (di capra e maiale in primis) è molto ricca in Calabria. Piatti tipici calabresi sono le “frittole”, a base di cotenna e carne di maiale bollite nel grasso del maiale stesso, le costolette d’agnello alla cosentina (con cipolla, pomodori, peperoni e olive verdi), la salsiccia calabrese, l’arcinota soppressata (piccante o dolce), e la pasta con il sugo di maiale e capra.

Tra le verdure più diffuse e impiegate nella cucina calabrese ci sono, oltre alla cipolla, anche le melanzane, le fave, i pomodori e i peperoni, usati per preparare piatti molto gustosi come la parmigiana di melanzane o i pipì chìni (peperoni ripieni).

In conclusione, entrare in ristoranti cerimonie tipici calabresi significa prepararsi ad assaggiare piatti dal sapore deciso, piatti che raccontano molto di questa regione italiana.



Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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