Con la primavera si scatenano le allergie, che ogni
anno colpiscono sempre più persone. Si è stabilita una correlazione tra
inquinamento e allergie in quanto si è visto come nelle grandi città i casi
siano molto più numerosi che nei piccoli centri, dove gli agenti inquinanti
sono inferiori. Ed ecco che, quando inizia la bella stagione, molti cominciano
a soffrire: congiuntiviti, riniti, asma, eczemi affliggono non solo adulti, ma
purtroppo, anche molti bambini.
I bambini sono maggiormente esposti alle nefaste
conseguenze dell’inquinamento perché i loro polmoni sono in fase di sviluppo,
in proporzione al peso inalano molta più aria rispetto agli adulti, passano più
tempo all’aria aperta, sono bassi e quindi più vicini alle emissioni inquinanti
del traffico.
Il nostro organismo viene attaccato in continuazione
da agenti più o meno irritanti e tossici che arrivano dall’aria che respiriamo
e dal cibo che mangiamo, ormai anch’esso pieno di sostanze artificiali e di
residui di produzione (pensiamo a quanti ormoni ci ritroviamo in carne e
latte), e proprio a causa di questi attacchi il nostro sistema immunitario a
volte va in tilt e reagisce anche a fattori in realtà innocui.
I soggetti allergici, ma non solo, dovrebbero
evitare il più possibile i luoghi con alto tasso d’inquinamento, come, ad
esempio, le strade molto trafficate, e i cibi contenenti conservanti, coloranti
e additivi in genere. Il consumo di alimenti
biologici garantisce un’alimentazione priva di questi elementi allergenici,
in quanto l’agricoltura e la zootecnia biologiche non consentono l’uso di
sostanze chimiche di sintesi.
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