L’estate si
avvicina e i più attenti staranno già dando un’occhiata alle proposte del
settore turistico per concedersi un breve ma meritato periodo di vacanza. A
causa della crisi che l’Italia sta attraversando in questi ultimi mesi, molti
dovranno rinunciare a soggiorni particolarmente costosi, scartando così gli
hotel a 5 stelle, le mete esotiche e la grandi capitali mondiali; per riuscire
a tenere qualche soldo nel portafoglio si sfogliano invece le pagine delle
riviste immobiliari specializzate e si naviga nei siti più aggiornati per
trovare un appartamento a basso costo, cercando annunci come “affitti
Iglesias” o “affitto
Trieste” in località solitamente non frequentate dal turismo estivo ma
poste a breve distanza rispettivamente dalle spiagge incontaminate della
Sardegna e della costa slovena. Questo fenomeno potrebbe avere positive
ricadute nel sistema turistico italiano, che negli ultimi anni si è comunque
mantenuto a livelli elevati, stando ai dati positivi enunciati a settembre
dello scorso anno dall’allora Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla.
E proprio in questi giorni è stata confermata una notizia che con l’ex ministro
e con il turismo in Italia ha molto a che vedere: ricordate l’annuncio che
Silvio Berlusconi fece a Lampedusa? Dichiarò che, per aiutare l’isola a
riprendersi dalla difficile situazione causata dagli sbarchi di clandestini e
per incentivarne lo sviluppo turistico, avrebbe comprato una villa da quelle
parti. Si levarono subito molte voci contrarie, Berlusconi fu accusato di
populismo e si ironizzò non poco su questa esternazione. Adesso però ci sono le
prove: a dichiarazione dei redditi dell’ex primo ministro riporta l’acquisto
della villa lampedusana nel giugno del 2011. Non sappiamo se si tratti di un
gesto populista, ma di sicuro non è un acquisto che in molti possono
permettersi.
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