Anche nella città più grande, caotica e inquinata la
primavera porta un po’ di gentilezza e colore, a partire da terrazzi e davanzali
dove fanno capolino pianticelle verdi o fiorite che si protendono verso quegli
angoli di cielo lasciati liberi da palazzoni e antenne paraboliche.
I privilegiati che dispongono di una grande
terrazza, magari all’ultimo piano, in questo periodo dell’anno si danno da fare
con vanghetti e terriccio per sistemare le belle fioriere
in legno, sostituendo le piante che non sono sopravvissute ai rigori
invernali e potando quelle più coraggiose, che resistono di stagione in
stagione.
Va molto di moda, ultimamente, l’orto domestico, per
coltivarsi in proprio qualche vegetale da portare in tavola con orgoglio. Si
trovano in commercio dei contenitori già pronti per la semina o per disporre le
piantine sia in orizzontale, sia, per chi ha problemi di spazio, in verticale.
Tante idee si trovano anche in trasmissioni televisive (come Paint your life su
Real TV) o in appositi eventi (come Ortinparco a Levico Terme) per utilizzare e
riciclare oggetti di uso comune trasformandoli in contenitori e strutture per
piccoli orti.
Ma la primavera in città non viene celebrata solo da
entusiasti cittadini, ma anche negli spazi pubblici, restituendo la misura di
attenzione dell’amministrazione verso una vivibilità urbana che tenga conto
anche della dimensione estetica. Quindi, ben vengano le aiuole fiorite nei
giardini pubblici, se la città li prevede, ma si può dare un tocco gradevole in
tutta la città con fioriere in
cemento piene di fiori colorati che possono unire la funzione estetica a
quella più pratica di delimitare determinati spazi, come aree pedonali,
parcheggi, piazzette.
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