La Regione Veneto intende investire sulla promozione dei propri vini, vanto della regione, e per questo stanzierà oltre 3 milioni di euro.
Il vino, in Veneto, è una tradizione radicata ma anche un business rilevante. I vini veneti, dal prosecco al marzemino frizzante, sono tra i più apprezzati e diffusi: basti pensare che il Veneto è al primo posto nella produzione di vini di qualità, grazie alle sue 24 zone doc. Ogni provincia veneta ha molto da offrire in campo enologico, e le cantine e aziende vinicole della regione riservano sempre delle piacevoli sorprese a chi decide di visitarle, magari scegliendo di fare dei veri e propri tour mirati. Dalla zona della Valpolicella a quella di Valdobbiadene, solo per citare due delle aree vinicole più famose della regione, il Veneto conserva un bagaglio ricchissimo per quanto riguarda la produzione vinicola.
Non c’è dunque da meravigliarsi se la giunta regionale veneta ha deciso di promuovere questo suo “tesoro” mettendo a bando per la campagna 2012-2013 oltre 3 milioni di euro (3 milioni e 311 mila euro, per la precisione). In particolare, si tratta dell’ultima parte dei finanziamenti comunitari per questi scopi, finanziamenti che possono essere usati in cofinanziamento al 50% con i privati. Il progetto, nato dalla collaborazione tra Marino Finozzi, assessore regionale al commercio estero, Franco Manzato, assessore regionale all’agricoltura, e i rappresentanti delle organizzazioni agricole, dell’industria agroalimentare, dei consorzi del vino e dei vertici di Veronafiere che si occupano di “Vinitaly in the World”, si pone come obiettivo principale quello di incrementare la presenza della regione veneta nei mercati esteri, un obiettivo da perseguire tramite un rafforzamento anche del rapporto tra il sistema pubblico (Regione e Camere di Commercio) e quello privato. In particolare, i mercati verso cui punta il progetto sono quelli emergenti, Canada, Russia e Cina in primis. Molto importante, per la realizzazione del progetto, è il supporto offerto dalla Fiera di Verona, che insieme alla regione e al sistema veneto del vino si impegnerà a dar vita a un percorso comune di promozione dei vini veneti.
Un progetto teso a valorizzare il patrimonio enologico di una regione che, come detto, vanta molte zone di produzione di vini di alta qualità e prodotti famosi anche oltre i confini nazionali. La zona del Valpolicella, per esempio, è particolarmente fruttuosa e celebre, e include i comuni di Negrar, Marano, Fumane, S. Ambrogio e San Pietro in Cariano (nella parte settentrionale della provincia di Verona). Sempre nel veronese troviamo altre zone molto famose per la produzione vinicola: quella del Bardolino, del Soave (qui si produce il Soave Classico, per esempio) e di Gambellara. Nelle zone della Valpolicella, del Soave e di Gambellara, in particolare, viene prodotto il Recioto, un vino che ha da poco ottenuto la denominazione D.O.C.G. per la sottozona del Soave.
Altra zona di produzione molto celebre, in Veneto, è il trevigiano. Il vino più famoso che viene in mente, parlando di quest’area, è probabilmente il prosecco, il cui vitigno è coltivato tra le zone di Valdobbiadene e Conegliano, ma la provincia di Treviso è conosciuta per la produzione anche di altri vini di qualità, quali il Lison Pramaggiore Sauvignon, il Montello e Colli Asolani Chardonnay e il Piave Pinot Grigio.
Altra provincia, altra zona di produzione vini: nel vicentino troviamo la zona di Breganze, in cui viene coltivata la Vespaiola, da cui si ottiene il Torcolato. Sempre in queste zone si produce un ottimo Pinot Vero superiore e un eccellente Sauvignon (giusto per citare un paio di celebri vini vicentini).
Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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