Dall’alta moda delle passerelle di Milano, Parigi, New York alle
associazioni no profit che operano dei settori più disparati, alle grande
catene di produzione e distribuzione di abbigliamento ai laboratori didattici e
creativi. Che cosa hanno in comune questi mondi così diversi? L’uso di t shirt
per veicolare scritte e messaggi.
In realtà non è una tendenza nuova, perché già negli anni ’50 una
società di Miami pensò bene di decorare le t-shirt con nomi di città, paesi e
personaggi famosi … e fu subito il boom; negli anni ’60 la seriografia fece la
sua apparizione nell’arte pop e così molte case di produzione decisero di
affidare nelle creative mani degli artisti, il design e le decorazioni per
questo cool t shirt. Il trend è
continuato fino agli anni ’90 per arrivare ai giorni nostri, i grandi brand così
come associazioni locali ed altri gruppi, hanno continuato ad utilizzare la t
shirt, non solo per offrire un capo di abbigliamento poco costoso e pratico, ma
anche per divulgare un pensiero, un progetto o semplicemente per veicolare un
qualcosa di coinvolgente e simpatico.
Uno degli stati in cui l’utilizzo di fashion t shirt è stato molto vasto è sicuramente la Gran Bretagna,
paese in cui sono nate anche le t-shirt che cambiavano colore a seconda della
temperatura. Pensate che alcuni gruppi politico, negli Stati Uniti, hanno
pensato di veicolare la loro campagna politica attraverso le t shirt portate
dai simpatizzanti. Quello che conta è che comunque la t-shirt è il capo pop per
eccellenza, amato dagli adolescenti ma anche da chi ha qualche anno in più.
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