Negli ultimi anni uno degli argomenti che più hanno riempito
le colonne dei giornali, al di là degli scandali e della politica, è lo
sviluppo delle fonti rinnovabili come antidoto al sempre più preoccupante
inquinamento globale. La parola “rinnovabile” infatti indica quelle risorse che
pur essendo utilizzate per produrre energia, non vengono esaurite con il loro
uso e per questo mantengono inalterato l’equilibrio dell’ecosistema. Le fonti
non rinnovabili invece sono quelle destinate ad esaurirsi nel giro di pochi
anni, come il petrolio per esempio, oltre ad essere fortemente inquinanti. Cosa
succederà quando questo tipo di risorse non sarà più disponibile? Dovremo farci
trovare pronti per essere in grado di produrre la stessa quantità di energia
utilizzando altri materiali, possibilmente meno inquinanti. Per questo è
importante lo sviluppo delle tecnologie che usano come carburante il sole, il
vento, l’acqua o il calore: sono tutte risorse naturali che siamo in grado di
rigenerare o sono inesauribili. Gli impianti più accessibili (diffusi ormai
anche negli appartamenti domestici) di questo settore sono gli impianti solari
che si dividono in sistemi con pannelli solari termici
e con pannelli
solari fotovoltaici. I primi trasformano l’energia del sole in calore e
possono essere usati all’interno di un’abitazione per scaldare l’acqua
corrente. I secondi trasformano i raggi che ci arrivano dalla stella attorno a
cui orbita il nostro pianeta in energia che si immette nei sistema elettrico
della nostra casa. In questo caso sarà possibile anche decidere di cedere l’energia
prodotta alla rete centrale in cambio di sconti in bolletta o del pagamento del
servizio
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