In tempi di crisi si cerca di fare una spesa che permetta di
risparmiare, pur cercando di comprare qualsiasi cosa ci serva o a cui siamo
abituati. Questo processo però ci porta a selezionare meno gli alimenti che
scegliamo e a comprare anche molti prodotti che rischiano di danneggiare la
nostra salute. Questo perché siamo abituati a comprare tanti prodotti, in modo
da puntare sulla quantità più che sulla qualità, e non riusciamo ad accettare
che potremmo vivere con molto meno privilegiando la bontà dei prodotti e la
loro capacità nutritiva. I prodotti biologici nascono anche da questo tipo di filosofia.
Gli alimenti sani e nutrienti hanno bisogno di un lavoro accurato e di essere
concepiti in un ambiente attento non soltanto alle dinamiche di produzione ma
anche all’ambiente e ai cicli naturali.
Chi sceglie di destinare il proprio prodotto all’agricoltura
biologica e all’allevamento biologico investe spazi, soldi e soprattutto tempo,
perché la conversione dei campi richiede tempo e trattamenti. Per quanto
riguarda l’allevamento per esempio, soltanto il bestiame che nasce dopo
l’intero processo di conversione è considerato biologico, e così i prodotti
originati da esso. Anche i medicinali applicati agli animali sono controllati,
e soltanto dove non esistono medicinali naturali è consentito l’uso di alcuni
prodotti sintetizzati chimicamente.
Scegliere i prodotti naturali e biologici (che sono
garantiti attraverso marchi di garanzia concessi da enti appositi) non vuol
dire soltanto scegliere di alimentarsi con prodotti sani ma anche supportare
chi fa una scelta coraggiosa.
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