La gestione di un’azienda in Italia, e nello specifico in questo momento storico-politico non è cosa facile. In un periodo di instabilità politica come quello in cui stiamo vivendo, le scelte commerciali e l’andamento del fatturato delle aziende non è più legato esclusivamente alla gestione di un’azienda in senso stretto o per meglio dire, non sono più legate esclusivamente alla gestione dell’azienda nel modo in cui normalmente siamo abituati ad intenderlo.
In un mercato decisamente influenzato dalle sorti politiche di alcuni stati e dalle prossime decisioni in materia fiscale, sia a livello nazionale che europeo, i business plan, le soluzioni crm e le strategie di marketing non possono che risultare viziate. Proprio per facilitare ai liberi professionisti, ai lavoratori autonomi e alle piccole e medie aziende la fase della fatturazione, è stato creato qualche mese fa un software open source per la fatturazione elettronica.
Fattura24 è il nome di questo software innovativo, pensato come strumento funzionale e tecnologico per dare un aiuto ai lavoratori autonomi ed alle aziende, in modo da poter tenere sempre sotto controllo i tributi in scadenza e da poter emettere sempre un preventivo o una fattura; nello specifico F24 dispone di funzioni per creare preventivi, fare rapporti, prima nota e fatture eleganti, esegue autonomamente il backup dei documenti, che sono sempre disponibili online e rende poi disponibile tutta la documentazione anche in assenza di un computer dato che richiede semplicemente una connessione internet.
Sulla carta quindi F24 si presenta come un valido aiuto alle alle strutture organizzative di qualsiasi piccola azienda, ma il primo sondaggio effettuato dall’azienda produttrice, la Fattura24 Srl, ha prodotto feedback non proprio eccellenti: da un sondaggio condotto su 10.000 Partite IVA italiane fra agosto e dicembre 2011, volto a verificare la predisposizione all’innovazione da parte dei professionisti e da parte delle piccole imprese all’utilizzo dei servizi online di fatturazione elettronica e condivisione di documenti, è emerso che il 79% degli intervistati gestisce i documenti contabili dal proprio PC, ma che nel 44% dei casi lo fa attraverso pacchetti Office preinstallati. Infatti il 35% non utilizza strumenti contabili appositi e solo l’1% si dimostra all’avanguardia e utilizza il web come programma fatturazione.
Un risultato questo che appare decisamente estemporaneo rispetto a quella che è la predisposizione degli italiani nei confronti delle innovazioni tecnologiche portate da internet e dalle tecnologie mobile; dal punto di vista strettamente contabile infatti il nostro Paese appare quindi arretrato rispetto alle altre nazioni: buona parte del campione intervistato per l’indagine ha infatti dichiarato di consegnare ancora a mano la documentazione al proprio commercialista, il 40% utilizza le e-mail mentre il 13% consegna i documenti via fax; modesto anche l’utilizzo del sistema PEC, con un 54% degli intervistati che dichiara addirittura che non serva per inviare/ricevere fatture.
I dati positivi se non altro arrivano dalle risposte degli intervistati, riguardo al futuro delle tecnologia web nei servizi di fatturazione: il 47% si dichiara infatti consapevole che questa tipologia di archiviazione/servizio sia il futuro per le aziende ed il 24% è convinto che, una volta chiariti i quesiti sulla sicurezza, la fatturazione elettronica sarà il veicolo per l’innovazione delle Partite IVA italiane.
Serena Rigato
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